All’uscita
dal Torrione Angioino, una quindicenne dal volto d’angelo tirava sua madre per
un braccio. “Andiamocene”, ha urlato, “questa per me non è arte”.
Frattanto, mentre
parlava ad alcuni visitatori di tecnica e colori, una degli organizzatori della
mostra “Messico tra forme e colori”si è più volte soffermata sul concetto di educación. Per l’appunto, educare
alla bellezza della diversità e a un’idea dell’arte non “europocentrica”.
Le opere esibite
al Torrione a partire da venerdì 11 luglio hanno in comune principalmente il
formato. Sono tutti quadri di piccole dimensioni, per facilitarne il trasporto
dal lontano Messico. Per il resto, è un allestimento molto eclettico e
presenta i lavori dei membri dell’Asociación de la Plástica y Artes Visuales de
Coahuila “APLAVIC”.
Vi si
trovano artiste giovani e meno giovani. Incisioni, acquaforte, acquerelli e
dipinti a olio. Opere acerbe, con pennellate visibilmente più incerte, e lavori
minuziosamente curati e di discreta qualità, che denotano un percorso artistico
ormai giunto a maturazione. Almeno due i fiori all’occhiello: l’artista Gloria
Minerva, con gli acquerelli Bordado de
suenes e Lago de camecuaro, eMayra Milano, di cui sono esibite due bozze di figure umane a inchiostro di china.
La prima –come spiega l’organizzatrice Yanira
Delgado Altamirano– ha iniziato la sua attività con la tecnica a olio e
nell’ultimo periodo si è accostata all’acquerello. Un cambiamento interessante,
da attribuire senz’altro all’incontro con alcuni pittori fiorentini
contemporanei. La seconda, invece, è un’artista di successo in Messico, la
quale ha concesso di portare a Bitonto due bozze di quadri di formato più grande.
Ma al di là
di considerazioni propriamente artistiche, la bellezza della mostra è racchiusa
in una spiritualità a noi pressoché estranea. Tutti i quadri profumano di Messico,
hanno colori luminosi e custodiscono sogni. E parlano di vita e di
trasformazione, di rinascita e dell’eterno ritorno del tempo.
“Il progetto è l’esito di un percorso
iniziato nel 2007”, spiega
Yanira Delgado Altamirano, “in quel caso,
in occasione del centesimo anniversario della nascita di Frida Kahlo, abbiamo
organizzato un omaggio di artisti pugliesi per l’appunto a Frida.Le loro opere hanno viaggiato per tutta la
regione di Coahuila. Tutto ha avuto inizio così”.
Affascinante, pertanto, è
lo scopo del progetto: creare un rapporto d’interscambio tra Italia e Messico,
a cominciare dall’arte. E parlare delle bellezze bitontine nella regione di Coahuila,
raccontando a noi le storie di quel fazzoletto di mondo.
“Un ringraziamento sentito va al Comune di
Bitonto, per averci accolto con interesse e averci dato questo spazio nell’ambito
del Parco delle Arti”, conclude
l’organizzatrice.
La mostra resterà
aperta al pubblico fino a venerdì 8 agosto.