Il mito e le vicende di Antigone vengono attraversati e raccontati da due attori, Elisabetta Tonon e Gianbattista Rossi, che discutono sulla messa in scena della tragedia. Le posizioni diametralmente opposte dei due protagonisti rivelano due idee e identità artistiche completamente differenti che, si aprono a due visioni della vita ancora più lontane. Una riscrittura inedita, sconclusionata, a tratti comica, in altri momenti amara, sempre profondamente infedele alla versione originale. Lo spettacolo è un work in progress continuo,una vera e propria ricerca sui temi del noto mito. La regia e la drammaturgia nasce dai due attoriautoriregisti, la cui relazione, influenza lo spettacolo, rendendolo continuamente diverso. L’allestimento scenico si è evoluto di pari passo col testo, raggiungendo una forma essenziale e simbolica.
Anche durante l’intervista i due protagonisti continuano la loro messa in scena, evocando battute e “battibecchi” portati in scena sul palco del “Traetta”.