Genialità o pazzia? A Bitonto non solo il BITalk parla di follia.
Venerdì, a poche ore dall’apertura del festival organizzato dal Comune di Bitonto, a discutere sul tema sono stati i soci del Centro Studi Sapere Aude presso il Salotto letterario Degennaro.
L’occasione è stata fornita dallo psicanalista Giacomo Balzano, ospite della rassegna “Nel diritto con l’autore” per presentare il suo libro “Il vuoto dentro”.
Il volume, edito da Besa, racconta la storia del giovane Marco, un dodicenne con un’intelligenza superiore alla media e una famiglia piena di conflitti: il padre è spesso aggressivo e la madre è umorale e poco empatica. Per cercare di evadere da quell’inferno domestico, fin da piccolissimo si rifugia fra i libri, scrive e legge, diventa un grande esperto di classici latini e greci. Marco in latino addirittura ci parla, a volte, e in latino scrive orazioni rivolte agli angeli che la sera vede seduti vicino al proprio letto.
Ma «gli insegnanti non riconoscono il suo talento e non capiscono il suo disagio» come evidenziato dal prof. Francesco Brandi, che ha dialogato con l’autore.
Il ragazzino è seguito dall’analista Gianni in una terapia lunga più di un anno e mezzo.
Ma Gianni non è che un essere umano, «un guaritore ferito», come definito da Balzano.
«La perfezione non esiste e dunque anche lo psicanalista è imperfetto, è un portatore di disagi e ferite, ma riuscendole a guardare nel profondo e aiutando gli altri, aiuta anche se stesso».
Il senso del vuoto e i modi che ognuno cerca per colmarlo scandiscono, infatti, un percorso umano ed esistenziale che porterà i due protagonisti – medico e paziente, adulto e bambino – a guardarsi dentro, mettendo in discussione le proprie certezze.
«I sentimenti di vuoto non sono accettati da tutti. Per questo ci si perde nella ricerca di modelli narcisistici» che, secondo l’autore, sono alla base delle scissioni, sia umane che politiche.
Viva la partecipazione del pubblico che ha incalzato Balzano con domande sui modi di approcciarsi con persone con grandi talenti, capaci di creare anche dubbi a livello diagnostico.