Un
centro polifunzionale che potrà ospitare allenamenti e partite di
pallacanestro, calcio a 5, ginnastica artistica, atletica, tennis e
pallavolo.
Tutto
è (quasi) pronto per “Paolo Borsellino”, la nuova struttura
sportiva della città che sorgerà in
un’area, quella compresa tra via Megra, via Raffaele Abbaticchio e
via del Petto, da
anni destinata alla cosiddetta “Cittadella
dello sport” e che,
oltre alla piscina comunale, dal 2014 vede anche la presenza della
pista
polifunzionale per ciclisti, podisti, pattinatori e skaters “Giovanni
Franzin”.
L’impianto,
i cui lavori sono partiti a marzo(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/partito-il-cantiere-per-la-costruzione-del-centro-polisportivo-paolo-borsellino/8525.htm),
è il frutto di un finanziamento da oltre 550mila euro che da Palazzo
Gentile sono riusciti a strappare qualche anno fa nell’ambito
dell’iniziativa del ministero dell’Interno “Io
gioco leGale”,
inserita nella Linea di intervento 1 “Sport e Legalità” del
Piano azione giovani “Sicurezza e Legalità” (PON Sicurezza
2007-2013). Ed
è uno dei 100 impianti sportivi
che sono stati finanziati nei Comuni delle 4 Regioni facenti parte
dell’”Obiettivo Convergenza” (Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia).
Il centro
sportivo comprenderà un campo di gioco coperto polifunzionale e una
parte destinata a ospitare gli spogliatoi con servizi igienici e
docce, collegati direttamente al campo e realizzati con particolare
attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche. Sarà
connesso anche visivamente alla piscina con una zona pavimentata
comune che amplierà il piazzale esistente. Le aree perimetrali del
nuovo campo sportivo saranno attrezzate con un percorso jogging
immerso nel verde.
Il
centro sarà
dedicato prevalentemente a tutti i minori più sfortunati con diverse
discipline sportive, ma servirà anche a coloro che praticano sport
al chiuso. Il
“Paolo Borsellino”, che dovrebbe essere inaugurato tra un paio di
settimane (come anticipa la Gazzetta
del Mezzogiornodi qualche giorno fa), sarà gestito dalla “Sport
Project di Bari”,
la società dilettantistica che all’ombra dell’olivo fa la stessa
cosa con la piscina e il “Giovanni
Franzin”.
Questo
perché, anche per le “nuove” strutture sportive, il Comune ha
pensato a una gestione privata previa accordo con l’amministrazione.
Il
concetto è semplice: da Palazzo Gentile non è più possibile
continuare a gestire, a livello economico, le strutture sportive
della città, e così si è deciso di dare il via libera – non
senza polemiche – a un atto di indirizzo che le affidasse, per un
determinato arco di tempo (nove anni), ai privati, a cui spettano
tutte le spese di manutenzione strutturale e restyling
(http://www.dabitonto.com/politica/r/consiglio-comunale-2-approvate-le-linee-di-indirizzo-per-l-affidamento-degli-impianti-sportivi/7612.htm).
Magari
anche per rimetterle in piedi. Come, per esempio, il Centro
polisportivo “Nicola Rossiello”, in via del Petto, su cui si è
manifestato interesse di due società sportive, che stanno cercando
di portare un unico progetto di riqualificazione della struttura.
O
anche il “Città
degli Ulivi”
in via Megra, che da circa un anno è in realtà in gestione ufficiosa all’Us Bitonto, che
ha già portato notevoli e importanti migliorie.
E
poi c’è il campo di calcetto di Palombaio, e quello di Mariotto.
E
lo storico Palazzetto dello sport accanto all’istituto “Maria
Cristina di Savoia”, di cui non ne parla più nessuno.
Un
centro polifunzionale che potrà ospitare allenamenti e partite di
pallacanestro, calcio a 5, ginnastica artistica, atletica, tennis e
pallavolo.
Tutto
è (quasi) pronto per “Paolo Borsellino”, la nuova struttura
sportiva della città che sorgerà in
un’area, quella compresa tra via Megra, via Raffaele Abbaticchio e
via del Petto, da
anni destinata alla cosiddetta “Cittadella
dello sport” e che,
oltre alla piscina comunale, dal 2014 vede anche la presenza della
pista
polifunzionale per ciclisti, podisti, pattinatori e skaters “Giovanni
Franzin”.
L’impianto,
i cui lavori sono partiti a marzo(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/partito-il-cantiere-per-la-costruzione-del-centro-polisportivo-paolo-borsellino/8525.htm),
è il frutto di un finanziamento da oltre 550mila euro che da Palazzo
Gentile sono riusciti a strappare qualche anno fa nell’ambito
dell’iniziativa del ministero dell’Interno “Io
gioco leGale”,
inserita nella Linea di intervento 1 “Sport e Legalità” del
Piano azione giovani “Sicurezza e Legalità” (PON Sicurezza
2007-2013). Ed
è uno dei 100 impianti sportivi
che sono stati finanziati nei Comuni delle 4 Regioni facenti parte
dell’”Obiettivo Convergenza” (Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia).
Il centro
sportivo comprenderà un campo di gioco coperto polifunzionale e una
parte destinata a ospitare gli spogliatoi con servizi igienici e
docce, collegati direttamente al campo e realizzati con particolare
attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche. Sarà
connesso anche visivamente alla piscina con una zona pavimentata
comune che amplierà il piazzale esistente. Le aree perimetrali del
nuovo campo sportivo saranno attrezzate con un percorso jogging
immerso nel verde.
Il
centro sarà
dedicato prevalentemente a tutti i minori più sfortunati con diverse
discipline sportive, ma servirà anche a coloro che praticano sport
al chiuso. Il
“Paolo Borsellino”, che dovrebbe essere inaugurato tra un paio di
settimane (come anticipa la Gazzetta
del Mezzogiornodi qualche giorno fa), sarà gestito dalla “Sport
Project di Bari”,
la società dilettantistica che all’ombra dell’olivo fa la stessa
cosa con la piscina e il “Giovanni
Franzin”.
Questo
perché, anche per le “nuove” strutture sportive, il Comune ha
pensato a una gestione privata previa accordo con l’amministrazione.
Il
concetto è semplice: da Palazzo Gentile non è più possibile
continuare a gestire, a livello economico, le strutture sportive
della città, e così si è deciso di dare il via libera – non
senza polemiche – a un atto di indirizzo che le affidasse, per un
determinato arco di tempo (nove anni), ai privati, a cui spettano
tutte le spese di manutenzione strutturale e restyling
(http://www.dabitonto.com/politica/r/consiglio-comunale-2-approvate-le-linee-di-indirizzo-per-l-affidamento-degli-impianti-sportivi/7612.htm).
Magari
anche per rimetterle in piedi. Come, per esempio, il Centro
polisportivo “Nicola Rossiello”, in via del Petto, su cui si è
manifestato interesse di due società sportive, che stanno cercando
di portare un unico progetto di riqualificazione della struttura.
O
anche il “Città
degli Ulivi”
in via Megra, che da circa un anno è in realtà in gestione ufficiosa all’Us Bitonto, che
ha già portato notevoli e importanti migliorie.
E
poi c’è il campo di calcetto di Palombaio, e quello di Mariotto.
E
lo storico Palazzetto dello sport accanto all’istituto “Maria
Cristina di Savoia”, di cui non ne parla più nessuno.
Un
centro polifunzionale che potrà ospitare allenamenti e partite di
pallacanestro, calcio a 5, ginnastica artistica, atletica, tennis e
pallavolo.
Tutto
è (quasi) pronto per “Paolo Borsellino”, la nuova struttura
sportiva della città che sorgerà in
un’area, quella compresa tra via Megra, via Raffaele Abbaticchio e
via del Petto, da
anni destinata alla cosiddetta “Cittadella
dello sport” e che,
oltre alla piscina comunale, dal 2014 vede anche la presenza della
pista
polifunzionale per ciclisti, podisti, pattinatori e skaters “Giovanni
Franzin”.
L’impianto,
i cui lavori sono partiti a marzo(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/partito-il-cantiere-per-la-costruzione-del-centro-polisportivo-paolo-borsellino/8525.htm),
è il frutto di un finanziamento da oltre 550mila euro che da Palazzo
Gentile sono riusciti a strappare qualche anno fa nell’ambito
dell’iniziativa del ministero dell’Interno “Io
gioco leGale”,
inserita nella Linea di intervento 1 “Sport e Legalità” del
Piano azione giovani “Sicurezza e Legalità” (PON Sicurezza
2007-2013). Ed
è uno dei 100 impianti sportivi
che sono stati finanziati nei Comuni delle 4 Regioni facenti parte
dell’”Obiettivo Convergenza” (Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia).
Il centro
sportivo comprenderà un campo di gioco coperto polifunzionale e una
parte destinata a ospitare gli spogliatoi con servizi igienici e
docce, collegati direttamente al campo e realizzati con particolare
attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche. Sarà
connesso anche visivamente alla piscina con una zona pavimentata
comune che amplierà il piazzale esistente. Le aree perimetrali del
nuovo campo sportivo saranno attrezzate con un percorso jogging
immerso nel verde.
Il
centro sarà
dedicato prevalentemente a tutti i minori più sfortunati con diverse
discipline sportive, ma servirà anche a coloro che praticano sport
al chiuso. Il
“Paolo Borsellino”, che dovrebbe essere inaugurato tra un paio di
settimane (come anticipa la Gazzetta
del Mezzogiornodi qualche giorno fa), sarà gestito dalla “Sport
Project di Bari”,
la società dilettantistica che all’ombra dell’olivo fa la stessa
cosa con la piscina e il “Giovanni
Franzin”.
Questo
perché, anche per le “nuove” strutture sportive, il Comune ha
pensato a una gestione privata previa accordo con l’amministrazione.
Il
concetto è semplice: da Palazzo Gentile non è più possibile
continuare a gestire, a livello economico, le strutture sportive
della città, e così si è deciso di dare il via libera – non
senza polemiche – a un atto di indirizzo che le affidasse, per un
determinato arco di tempo (nove anni), ai privati, a cui spettano
tutte le spese di manutenzione strutturale e restyling
(http://www.dabitonto.com/politica/r/consiglio-comunale-2-approvate-le-linee-di-indirizzo-per-l-affidamento-degli-impianti-sportivi/7612.htm).
Magari
anche per rimetterle in piedi. Come, per esempio, il Centro
polisportivo “Nicola Rossiello”, in via del Petto, su cui si è
manifestato interesse di due società sportive, che stanno cercando
di portare un unico progetto di riqualificazione della struttura.
O
anche il “Città
degli Ulivi”
in via Megra, che da circa un anno è in realtà in gestione ufficiosa all’Us Bitonto, che
ha già portato notevoli e importanti migliorie.
E
poi c’è il campo di calcetto di Palombaio, e quello di Mariotto.
E
lo storico Palazzetto dello sport accanto all’istituto “Maria
Cristina di Savoia”, di cui non ne parla più nessuno.
Un
centro polifunzionale che potrà ospitare allenamenti e partite di
pallacanestro, calcio a 5, ginnastica artistica, atletica, tennis e
pallavolo.
Tutto
è (quasi) pronto per “Paolo Borsellino”, la nuova struttura
sportiva della città che sorgerà in
un’area, quella compresa tra via Megra, via Raffaele Abbaticchio e
via del Petto, da
anni destinata alla cosiddetta “Cittadella
dello sport” e che,
oltre alla piscina comunale, dal 2014 vede anche la presenza della
pista
polifunzionale per ciclisti, podisti, pattinatori e skaters “Giovanni
Franzin”.
L’impianto,
i cui lavori sono partiti a marzo(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/partito-il-cantiere-per-la-costruzione-del-centro-polisportivo-paolo-borsellino/8525.htm),
è il frutto di un finanziamento da oltre 550mila euro che da Palazzo
Gentile sono riusciti a strappare qualche anno fa nell’ambito
dell’iniziativa del ministero dell’Interno “Io
gioco leGale”,
inserita nella Linea di intervento 1 “Sport e Legalità” del
Piano azione giovani “Sicurezza e Legalità” (PON Sicurezza
2007-2013). Ed
è uno dei 100 impianti sportivi
che sono stati finanziati nei Comuni delle 4 Regioni facenti parte
dell’”Obiettivo Convergenza” (Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia).
Il centro
sportivo comprenderà un campo di gioco coperto polifunzionale e una
parte destinata a ospitare gli spogliatoi con servizi igienici e
docce, collegati direttamente al campo e realizzati con particolare
attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche. Sarà
connesso anche visivamente alla piscina con una zona pavimentata
comune che amplierà il piazzale esistente. Le aree perimetrali del
nuovo campo sportivo saranno attrezzate con un percorso jogging
immerso nel verde.
Il
centro sarà
dedicato prevalentemente a tutti i minori più sfortunati con diverse
discipline sportive, ma servirà anche a coloro che praticano sport
al chiuso. Il
“Paolo Borsellino”, che dovrebbe essere inaugurato tra un paio di
settimane (come anticipa la Gazzetta
del Mezzogiornodi qualche giorno fa), sarà gestito dalla “Sport
Project di Bari”,
la società dilettantistica che all’ombra dell’olivo fa la stessa
cosa con la piscina e il “Giovanni
Franzin”.
Questo
perché, anche per le “nuove” strutture sportive, il Comune ha
pensato a una gestione privata previa accordo con l’amministrazione.
Il
concetto è semplice: da Palazzo Gentile non è più possibile
continuare a gestire, a livello economico, le strutture sportive
della città, e così si è deciso di dare il via libera – non
senza polemiche – a un atto di indirizzo che le affidasse, per un
determinato arco di tempo (nove anni), ai privati, a cui spettano
tutte le spese di manutenzione strutturale e restyling
(http://www.dabitonto.com/politica/r/consiglio-comunale-2-approvate-le-linee-di-indirizzo-per-l-affidamento-degli-impianti-sportivi/7612.htm).
Magari
anche per rimetterle in piedi. Come, per esempio, il Centro
polisportivo “Nicola Rossiello”, in via del Petto, su cui si è
manifestato interesse di due società sportive, che stanno cercando
di portare un unico progetto di riqualificazione della struttura.
O
anche il “Città
degli Ulivi”
in via Megra, che da circa un anno è in realtà in gestione ufficiosa all’Us Bitonto, che
ha già portato notevoli e importanti migliorie.
E
poi c’è il campo di calcetto di Palombaio, e quello di Mariotto.
E
lo storico Palazzetto dello sport accanto all’istituto “Maria
Cristina di Savoia”, di cui non ne parla più nessuno.