Dodici personaggi, uno per ogni mese, che in comune hanno l’aver dato un contributo importante alla storia dell’olivicoltura. Si parte da gennaio, con il sovrano babilonese Hammurabi, che regolamentò per la prima volta produzione e commercio di olio d’oliva, fino ad arrivare a dicembre, con Giuseppe Fontanazza, il creatore della cultivar Fs17, anche note come Favolosa, in grado di resistere alla Xylella.
È il calendario promosso da Agridè, presentato mercoledì in occasione di una conferenza stampa indetta per annunciare la partecipazione del Comune di Bitonto a Evolio Expo, la fiera dell’Olio Extravergine di Oliva del Mediterraneo, in corso a Bari fino a domani.
Una partecipazione che, per Francesco Brandi, assessore all’Agricoltura, è uno strumento per promuovere un settore che è florido, ma che spesso non è consapevole delle proprie potenzialità. Lo stand è gestito dall’associazione “What to do” e da soggetti privati, tra cui Agridè e l’azienda agricola Amore Coltivato.
Nel calendario ci sono anche Ippocrate, Catone, Varrone, Columella e Plinio il Vecchio, ai cui trattati si devono grandi conoscenze agronomiche. C’è Pierre Ravanas, agronomo francese, padre del primo frantoio “alla provenzale” con molazza a doppia macina e pressa idraulica. C’è il biologo statunitense Ancel Keys, colui che per primo studiò la dieta mediterranea.
«Non si può sganciare l’olio d’oliva dalla cultura del nostro territorio» sottolinea Luigi Caricato, giornalista e oleologo, tra i curatori del calendario, ricordando una mostra, curata anni fa insieme all’artista Franco Sannicandro, che vedeva al centro proprio l’olio d’oliva: «L’olio è anche cultura e l’obiettivo del calendario è promuovere questo concetto. Perchè le fiere dedicate all’olio scarseggiano, al contrario di quanto succede con il vino? In passato venivano a Bitonto per comprare l’olio. Oggi, finalmente, abbiamo iniziato ad esportarlo, a spedirlo. Ma non ci crediamo ancora abbastanza e lo dimostra il fatto che non ci sono abbastanza ulivi in Puglia e che siamo costretti ad acquistare olio dall’estero. Al contrario di quanto avviene in paesi come Pakistan, India, Cina, che stanno impiantando tantissimi ulivi. È il periodo adatto per dare alla filiera olivicola un nuovo slancio. Bisogna investire nell’olivicoltura e fare ricerca nel settore. Eventi come Evolio Expo sono occasioni per riscattarci, per credere maggiormente in noi stessi».
Per il sindaco Francesco Paolo Ricci, la presentazione del calendario è «un’occasione per sottolineare ancora una volta il legame indissolubile tra la nostra città e l’olio extravergine d’oliva, ambasciatore della Puglia nel mondo. Bitonto è e resterà il cuore pulsante della nostra tradizione olivicola, un patrimonio che ogni giorno valorizziamo con il lavoro di chi investe con passione nella qualità, come testimoniano le aziende e le famiglie che da generazioni custodiscono questo prezioso frutto della nostra terra. Il percorso è ancora lungo, ma oggi più che mai sono convinto che le condizioni ci siano per far emergere la qualità del nostro olio su scala nazionale e internazionale. Un grazie speciale alla famiglia De Santis, che con il loro impegno costante rappresenta l’esempio di come tradizione e innovazione possano camminare insieme. Il nostro olio è il nostro orgoglio. Continuiamo a lavorare insieme per farlo brillare sempre di più».