Nelle prime ore di questa mattina la Polizia di Stato, ad Andria, ha eseguito 11 ordini di esecuzione pena (per complessivi 100 anni circa) emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Bari, nei confronti di altrettante persone, tutte appartenenti ad un sodalizio criminale armato dedito alla commissione di rapine nei confronti di autotrasportatori, con conseguente sequestro di persona, ed operante nella città di Andria. Fra di essi risulta un bitontino, Pasquale Moretti, detto appunto “il bitontino”.
I provvedimenti sono stati eseguiti anche nei confronti del: 37enne Filippo Griner, detto “Tyson”, 47enne Antonio Agresti, 46enne Emanuele Lapenna, detto “Stimblic”, 46enne Francesco Nicolamarino, detto “Ccridd”, 32enne Giuseppe Quacquarelli, detto “Testolina”, 43enne Franco Civita, detto “cifù”, 33enne Francesco Scarcelli, detto “Frisidd”, 42enne Nicola Sgaramella, detto “Zgridd”, 41enne Riccardo Sgaramella e del 57enne Riccardo Campanale.
L’attività investigativa, svolta dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile e conclusa nell’ottobre del 2014, portò all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un’associazione criminale dedita alle rapine ad autotrasportatori, con a capo il noto pregiudicato andriese Filippo Griner, conosciuto con lo pseudonimo “Tyson”.
La complessa attività investigativa, che portò in carcere 17 persone, tutte con precedenti di polizia in materia di reati contro il patrimonio, armi e stupefacenti, ritenute responsabili, a vario titolo, di rapina, sequestro di persona, ricettazione, detenzione e porto abusivo d’armi da fuoco, comuni e da guerra, munizioni ed esplosivi, ricettazione e furto, delitti tutti aggravati dal metodo mafioso, nonché, per alcuni, commessi durante la sottoposizione alle speciali misure di prevenzione.
L’odierna operazione rappresenta l’epilogo di una prolungata attività investigativa, avviata nell’ottobre del 2012, nei confronti del gruppo criminale denominato “GRINER”, e riconducibile proprio al pluripregiudicato Filippo Griner, considerato all’epoca delle indagini a capo di un sodalizio emergente, operante in Andria e nelle città limitrofe tra Trinitapoli e Barletta, prevalentemente dedito alle rapine nei confronti di numerosi autotrasportatori. Gli assalti, a cui partecipavano quattordici persone, avvenivano sia in Autostrada che sulla Statale 16Bis e portavano, ogni volta, un bottino compreso fra i 100 mila e i 250 mila euro.
Il gruppo agiva in maniera molto violenta, con metodi mafiosi, per mezzo di intimidazioni nei confronti di autisti con kalashnikov e sequestro di persona; la merce veniva immediatamente nascosta.
Le indagini, supportate da attività tecniche e corroborate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di attribuire ai destinatari del provvedimento restrittivo la responsabilità di decine di rapine, perpetrate in alcuni casi con il contestuale sequestro di persona della vittima, nonché di eseguire arresti in flagranza di reato e provvedimenti cautelari, oltre al sequestro di armi, anche da guerra, ed esplosivo.
Carteggi e tatuaggi con corone a sette diamanti, poi, hanno consentito di collegare questo sodalizio criminale al boss Salvatore Rizzi della Sacra Corona Unita.