Erano partiti questa mattina dall’aeroporto di Bari-Palese per raggiungere la meta delle desiderate vacanze, Sharm El Sheik.
Erano in quattro, tutti amici e bitontini, e tra loro anche un 43enne e un 45enne, Cosimo Corallo e Michele Sannicandro (Loredana e Mikaela) entrambi transessuali che, però, all’International Airport egiziano pare siano stati fermati dalla polizia e portati via dalle 15 di oggi pomeriggio e di loro non si hanno più notizie.
“Siamo disperati – scrivono alla redazione gli altri due compagni di viaggio – è da oggi che non abbiamo loro notizie, hanno portato via anche i loro oggetti personali (valigie, cellulari) e ci è impedito l’avvicinamento. In più abbiamo contattato il consolato italiano e l’unica risposta che ci è stata data è che verranno rimpatriati con il primo volo utile, senza nessuna possibilità di rilascio”.
I due bitontini erano minuti di tutti i documenti necessari per attraversare le barriere aereoportuali, quindi tutto continua a sembrare agli amici “una vera e propria discriminazione. Il tutto è accaduto davanti a moltissima gente e non hanno avuto nemmeno la possibilità di reagire”.
Al momento “loro due si trovano ora in un aeroporto vicino, rinchiuse in una stanza con a disposizione giusto i viveri necessari – dicono ancora gli amici -: cibo, acqua e un misero letto, rintanate come in una cella carceraria”.
Questo, pare non sia un caso isolato: il 16 agosto scorso ad una trans napoletana è stata picchiata dalla Polizia semplicemente perché “In Egitto – scrive la trans Federica Mauriello, transgender partenopea socia dell’Associazione Transessuale Napoli – le persone trans non sono gradite, quindi mi hanno riempita di sputi e calci”.
“Vi prego di aiutarci in qualche modo”, è il grido degli amici che cercano, disperatamente, di rivedere le compagne di viaggio.