Duro colpo inflitto dalle forze dell’ordine ai gruppi criminali che controllano i traffici illeciti sul territorio, in particolar modo nel centro storico.
Nella serata di ieri, infatti, i Carabinieri della stazione di Bitonto hanno scoperto e sequestrato, all’interno di un locale del centro storico abbandonato, due pistole, un fucile a canne mozze e un grosso quantitativo di marijuana pronta ad essere impacchettata ed immessa sul mercato.
Secondo una prima ipotesi, quel covo era utilizzato dalla malavita come centro di smistamento delle sostanze stupefacenti, considerato il fatto che la droga ritrovata non era stata ancora suddivisa in dosi.
Le armi ritrovate, poi, testimoniano ancora una volta la pericolosità dei gruppi criminali locali, che non hanno problemi a rinvenire armi sul mercato per poter difendere il proprio territorio.
Al momento non ci sono denunce, ma le attenzioni degli inquirenti si concentrano sul presunto clan Cipriano da sempre egemone nel centro storico.
Ulteriori eventuali aggiornamenti nel corso della giornata.
Ore 17,30. I Carabinieri della Stazione di Bitonto hanno effettuato una serie di controlli all’interno del centro storico della città, recuperando armi e droga. Nel corso dell’attività, finalizzata a garantire più sicurezza alla cittadinanza, i militari hanno identificato e controllato alcuni giovani che si stavano intrattenendo nelle strade del centro, nonché proceduto ad una serie di perquisizioni.
In una stradina ove vi erano depositi di materiale abbandonato da tempo, i carabinieri si sono portati all’interno di alcuni locali che presentavano i portoni d’ingresso aperto. All’interno di una stanza hanno trovato 13 bustine di plastica contenenti dosi di marijuana, pronte per lo spaccio. In altre stanze adiacenti sono state trovate altre 20 bustine contenenti marijuana, un fucile a canne mozze, risultato oggetto di furto avvenuto a Brindisi nel 2004, nonché due revolver di vecchia fabbricazione, prive di targhe identificative o matricole. Armi e droga, in tutto 150 grammi, sono stati sottoposti a sequestro. Sulle armi verranno disposti ulteriori accertamenti da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari.