“I treni a 50 km/h stanno creando notevolissimi disagi ai cittadini e potrebbero determinare anche una grave crisi nelle società che si occupano del trasporto pubblico locale. Per questo, ho depositato una richiesta di audizione in Commissione Trasporti: vogliamo avere contezza dello stato dei lavori di adeguamento per la sicurezza (dai doppi binari, laddove già progettati e finanziati, alla installazione del sistema SCMT) e riteniamo che si debbano valutare, con tutti gli attori interessati, eventuali proposte e soluzioni per ripristinare un servizio efficiente per la mobilità dei cittadini e non correre il rischio di una grave crisi occupazionale”.
Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia e componente della V Commissione, sede in cui ha richiesto l’audizione dell’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, della rappresentanza dell’Ansf, dei rappresentanti delle società che erogano il servizio TPL su rotaie e dei sindacati.
“La lentezza dei treni – prosegue – sta via via spingendo l’utenza ad abbandonare il trasporto ferroviario per optare per soluzioni più celeri. Al contempo, si potrebbe prospettare un potenziale esubero di personale col rischio di veder diminuire i contratti di servizio con la Regione Puglia per effetto della riduzione dei km effettuati. Ora, le richieste dell’Ansf sono imprescindibili: si deve procedere a passo spedito con la messa in sicurezza di tutte le tratte ferroviarie pugliesi per tutelare e garantire l’incolumità dei cittadini, così come è necessario valutare proposte per evitare ingenti disservizi in presenza di nuove e precise rassicurazioni come, ad esempio, il doppio agente in cabina.
Peraltro, chiederemo lumi sul perché il basso limite di velocità sia obbligatorio anche sulle linee a doppio binario e dove già esistono sistemi di sicurezza SCMT”.
“A ogni modo – conclude Damascelli – ritengo che la Commissione ai Trasporti del Consiglio regionale possa e debba essere il luogo dove avviare un percorso di confronto per chiudere una pagina di incresciosi disservizi e possibili crisi del settore”.