La tragedia dei due
operai bitontini morti sul lavoro a Molfetta è arrivata (e non poteva essere
altrimenti) anche in Consiglio comunale. Rinviandolo.
Tutti i consiglieri,
infatti, dopo un breve confronto proposto da Filippo D’Acciò (Città
democratica) hanno convenuto che le interrogazioni, Tares, regolamenti e atti
di indirizzi vari si poteva rinviarli a mercoledì 16 aprile dalle 9 in poi.
Perché ieri era soltanto la giornata del dolore e della profonda riflessione.
Il presidente del
Consiglio, Vito Palmieri, ha sottolineato che l’accaduto di ieri «offende il
mondo del lavoro e coloro che si espongono ogni giorno con la propria vita per
farlo». Christian Farella (Gruppo Misto) parla di «giornata triste per
l’intera città e che tutti devono impegnarsi affinché tragedie del genere non
si verifichino più». L’ex esponente di Moderati e Popolari, poi, ricorda
Nicola e Vincenzo Rizzi, le vittime. «Erano una famiglia normale come tante,
veramente dedita al lavoro con il padre (Nicola, ndr) che si è sempre
impegnato per dare un bel futuro ai figli, e il destino ha voluto proprio che
morisse per salvarne uno (Alessio, il più piccolo, l’unico a salvarsi in
questa immane disgrazia familiare, ndr)».
Il sindaco, esprimendo il cordoglio
dell’intera assise alla famiglia Rizzi, ha ricordato che il giorno dei funerali
per Bitonto e Molfetta sarà lutto cittadino congiunto.
Dolore anche nelle
parole del capogruppo di Forza Italia Domenico Damascelli, secondo cui «tristi
episodi come questo devono far riflettere i rappresentanti delle istituzioni
che devono impegnarsi, dall’ambito locale a quello nazionale, nel garantire le
migliori condizioni di sicurezza possibili a chi ogni giorno si reca sul posto
di lavoro».
Sulla stessa
lunghezza d’onda anche Franco Natilla (Partito democratico), convinto che «queste
triste notizie che addolorano l’intera città devono spingere tutti, sia le
istituzioni sia i datori di lavoro, a fare davvero atti concreti per garantire
tutta la sicurezza necessaria a chi vive per lavorare».