Nelle attività in cui si effettuano tatuaggi oltre agli obblighi in merito alla prevenzione delle infezioni e a una corretta igiene, esistono specifici obblighi sul consumo e sulla somministrazione dei prodotti utilizzati. Alcuni pigmenti sono finiti sotto la lente del ministero della Salute, in quanto ritenuti pericolosi per la salute perché contengono sostanze cancerogene. Per questo la Commissione europea, a seguito della emanazione di un Regolamento di modifica della normativa entrata in vigore il 4 gennaio di quest’anno, ha limitato l’uso di oltre 4mila sostanze chimiche negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Bari, in collaborazione con il Comando Carabinieri per la tutela della salute NAS – Provinciale di Bari, in linea con Piano Nazionale Controllo sui prodotti Chimici 2022, ha avviato un Piano Mirato di Prevenzione (PMP) nel settore illustrato questa mattina all’Ospedale San Paolo in un incontro informativo organizzato dal Dipartimento di prevenzione insieme a Carabinieri del Nas, Ministero della Salute e tatuatori in cui sono state illustrate le iniziative di prevenzione finalizzate alla verifica del divieto all’uso di pigmenti che contengono sostanze coloranti che non rispettano il limite stabilito dal nuovo regolamento europeo. Sono intervenuti inoltre Luigia Scimonelli – Ministero della Salute Direzione Generale Prevenzione Sanitaria (collegamento online), Lgt. Dott. Giovanni Galetta – Carabinieri NAS, Flavio Ciesa APPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale) Bolzano, Domenico Pistillo – Dipartimento di Prevenzione.
“In linea con l’attività svolta dal Dipartimento di prevenzione nell’ambito del rischio biologico – ha dichiarato Danny Sivo, direttore sanitario ASL – l’attività dei tatuaggi- visto anche il numero vastissimo di persone che accede a questa pratica, rende necessario un approfondimento di natura formativa sia per quanto riguarda il rischio chimico sia per quanto attiene il rischio biologico. Questo incontro di oggi – ha proseguito Sivo – dimostra la vivacità del Dipartimento di Prevenzione che dopo l’emergenza da Covid dimostra la sua capacità di intervento su temi di portata generale per quanto attiene la prevenzione da esposizione ad agenti chimici e biologici”.
Spetta alla ASL e in particolare al Dipartimento di prevenzione verificare l’attuazione dei regolamenti REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) e CLP (Classification, Labelling and Packaging), individuati per il rispetto delle procedure relative alla normativa su classificazione, etichettatura, imballaggio, schede di sicurezza e immissione sul mercato delle sostanze e delle miscele impiegate negli ambienti di vita e di lavoro.
“Questa attività – ha detto Domenico Lagravinese, direttore del Dipartimento di prevenzione – rientra nelle competenze della Unità operativa di Igiene industriale recentemente attivata che si occuperà di tutti i rischi allargando sia alle aziende di produzione che ai piccoli interventi come i tatuaggi che hanno a che fare con l’immissione di sostanze chimiche che hanno dignità di attenzione da parte del parlamento europeo con direttive specifiche”.
Il regolamento REACH consente la gestione delle sostanze chimiche ad un livello tale da garantire la migliore protezione possibile della salute umana e dell’ambiente. Il regolamento si prefigge di: migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici in modo da assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente; promuovere lo sviluppo di metodi alternativi a quelli che richiedono l’utilizzo di animali vertebrati per la valutazione dei pericoli delle sostanze; mantenere e rafforzare la competitività e le capacità innovative dell’industria chimica dell’Unione Europea.
“L’obiettivo – dice Paolo Marcuccio, referente Reach ASL Bari – è un obiettivo di salute sia per i cittadini che per gli operatori che sono esposti a queste sostanze chimiche. La metodologia del Piano Mirato di prevenzione – aggiunge – consente di interagire con il mondo delle imprese attraverso nuove forme di assistenza e informazione con gli operatori ASL. Durante tutto il periodo di svolgimento del Piano, il personale dell’Articolazione Territoriale sarà a disposizione delle imprese per fornire un supporto nel dirimere dubbi o fornire chiarimenti su problematiche specifiche”.
Le sostanze nocive
Si tratta, ad esempio delle ammine aromatiche, come toluidina e anisidina, e degli idrocarburi policiclici aromatici, quelli contenuti in petrolio (benzene) e combustibili fossili come il carbone. L’allarme è legato al fatto che possono causare mutagenesi, quindi insorgenza di tumore. Nel momento in cui si iniettano pigmenti nel corpo, attraverso la pelle, questi entrano nell’organismo. Normalmente vengono bloccati dal sistema immunitario e rimangono fermi nel punto in cui sono inoculati. Alcune particelle più piccole, però, possono entrare in circolo e raggiungere strutture più profonde come i linfonodi. Il rischio è proprio questo: le particelle, attraverso il sangue, possono raggiungere gli organi interni determinando la mutazione delle cellule sensibili a queste sostanze, alla base dell’insorgenza dei tumori.
Le restrizioni
La restrizione introduce limiti massimi di concentrazione per singole sostanze o gruppi di sostanze (coloranti azoici, ammine aromatiche cancerogene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli e metanolo) utilizzate negli inchiostri per tatuaggi o nel trucco permanente. Non vi è pertanto alcun “divieto assoluto” ma viene prevista, invece, l’introduzione di un divieto all’uso di pigmenti che contengano sostanze coloranti che non rispettano il Regolamento europeo. Le nuove restrizioni impongono inoltre che sulle etichette delle miscele destinate al tatuaggio e al trucco permanente sia riportata esplicitamente la dicitura «Miscela per tatuaggi o trucco permanente» nonché l’elenco degli ingredienti e le dichiarazioni di sicurezza pertinenti.
Uno sportello ASL dedicato agli operatori
E’ inoltre attivo lo sportello informativo REACH e CLP della ASL al seguente link: https://www.sanita.puglia.it/web/asl-bari/sportelloinformativo-reach
Il servizio è rivolto a: fabbricanti di sostanze; rappresentanti esclusivi; produttori e importatori di articoli; altri attori della catena di approvvigionamento (distributori,
riempitori); consumatori.
È possibile usufruire del servizio attraverso le seguenti modalità: navigando all’interno del sito internet aziendale o nei siti presenti nella sezione Links e ricercando informazioni dedicate sulla normativa e sulle attività di supporto quali linee guida, corsi di formazione, eventi, ecc.. Si può altrimenti inviare un quesito all’indirizzo di posta elettronica: inforeach@asl.bari.it richiedendo un incontro individuale con gli esperti
dell’Articolazione Territoriale Reach all’indirizzo di posta elettronica: inforeach@asl.bari.it