“La civiltà di un
popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” diceva il leader
pacifista indiano, Mahatma Gandhi.
Come giudicare allora la nostra Bitonto dopo il triste
episodio raccontato da un nostro concittadino?
Venerdì sera su via Dossetti, la strada che conduce a
Giovinazzo, un’auto ha investito un cane,
lasciandolo agonizzante sull’asfalto.
Il cucciolo, un pastore tedesco di 3-4 mesi, viene però soccorso da un altro automobilista. L’uomo
chiama il 113 che subito lo collega al Commissariato
di Polizia Municipale.
«Non puoi farci nulla.
Ora tutti i veterinari sono chiusi» è la risposta dei vigili urbani. Inutile
anche chiedere numeri da contattare, «non
c’è nessuno da chiamare».
E allora cosa fare? «Lascialo lì» è il “consiglio”
sconcertante, quanto inaccettabile. Il nostro concittadino infatti ferma una
volante della Polizia di Stato di
passaggio. Gli agenti tentano di contattare qualcuno ma nessuno è reperibile.
Per il povero cagnolino non c’è nulla da fare.
«Tutti parlano di
aiutare gli animali investiti, ma come possiamo farlo?» scrive il
soccorritore in un post di facebook, chiamando in causa il sindaco.
«Il servizio sanitario
competente è l’ASL Ufficio Veterinario
di Ruvo di Puglia» risponde Michele
Abbaticchio, spiegando che la Polizia Municipale non può intervenire, ma il
centralino avrebbe dovuto segnalare o rindirizzare al giusto destinatario.
«Chiederò come primo
cittadino chiarimenti alla ASL» afferma in chiusura di commento.
Intanto, però, a distanza di più di 24 ore, il corpo esanime
del pastore tedesco giace ancora sul marciapiede (o perlomeno giaceva lì sino a
ieri sera), come documentato dalle immagini, troppo macabre per essere
mostrate, di un altro concittadino.