“Polibris” – l’ultimo finanziamento in ordine di tempo strappato dall’amministrazione comunale targata Michele Abbaticchio – è un progetto ambizioso e, al tempo stesso, controcorrente.
Ambizioso perché – ha spiegato ieri il primo cittadino in conferenza stampa – vuole dotare Bitonto e le frazioni di un totale di (altre) sette biblioteche, tutte dirette da quella centrale, la “Rogadeo”.
Controcorrente perché la sua presentazione è avvenuta nel dì in cui tutti i giornali del Belpaese facevano riecheggiare la news che in Puglia e in Basilicata si leggono meno libri che nel resto d’Italia.
“Polibris”, dunque. Poli librari innovativi speciali. Quasi un milione di euro – 950mila euro per l’esattezza – per consentire ai giovani e agli amanti della lettura di avere più materiale, anche tematico, a disposizione e soprattutto contenitori pubblici aperti in base alle loro esigenze e necessità. Di studio, di ricerca, di approfondimento. Anche se il problema rimane e rimarrà quello della gestione di questi contenitori.
Sette poli bibliotecari, quindi (ne abbiamo già parlato qui http://bit.ly/2jzxqJb, e anche qui http://bit.ly/2BBvFPU). Si parte, naturalmente, da quella già esistente. La Rogadeo, già nuova di zecca grazie ai soldi dei vari progetti Sistemi ambientali culturali (Sac) degli anni scorsi, che sarà cabina di regia nonché organo di cogestione, ma che si doterà di uno spazio (gratuito) di costudying, dove gli studenti potranno studiare anche fino a tardi.
Il Torrione angioino, invece, sarà la postazione che ospiterà l’intero patrimonio librario del progetto, sempre consultabile.
Alle Officine culturali verrà realizzata una Biblioteca multimediale tematica sull’olio, con tanto di corsi di formazione.
Nel Centro tecnologico presente nella Zona artigianale (a proposito, inaugurazione ancora rinviata, e avverrà non prima di febbraio perché l’Enel ha da risolvere alcune questioni), si potrà usufruire di una Biblioteca multimediale sulle innovazioni tecnologiche.
E, in tema di biblioteche, il 1°Circolo didattico “Nicola Fornelli” darà vita a quella dei giovani, che sarà una sorta di biblioteca di quartiere ma apertissima alla città.
E anche le frazioni, in location ancora da definire, avranno i loro poli bibliotecari.
Quanto tempo bisognerà attendere per vedere tutto? Le previsioni sono ottimistiche, e parlano di 12 mesi. Tutti i contenitori avranno, naturalmente, un loro gestore che metterà proprio personale e anche alcuni servizi a pagamento, di cui si potrà usufruire tramite un precisa card utilizzabile in tutti i 17 Comuni dell’area metropolitana barese vincitori di finanziamento.
“Non ci aspettavamo – ammette Michele Abbaticchio – di avere il finanziamento, perché molti Comuni hanno presentato progetti di restauro di immobili fatiscenti, e magari più attraenti del nostro. Importante anche il fatto che, su volontà di tutto il centrosinistra, le risorse economiche che la Regione Puglia ha stanziato sono passate da 20 a 105 milioni complessivi”.
Rocco Rino Mangini, invece, assessore al Marketing territoriale, ha elogiato la capacità degli uffici comunali di presentare progettistiche ben fatte in pochissimo tempo. E si è soffermato su un numero: tre milioni di euro. La cifra che il Comune è riuscito a strappare in questi anni sul fronte bibliotecario.