L’installazione del semaforo in corrispondenza del passaggio a livello di via Senatore Angelini ha suscitato, in queste settimane, molte polemiche. Il dispositivo luminoso è stato accusato di aver rallentato il traffico e di essere sostanzialmente inutile. Critiche a cui Polizia Locale e assessore ai Trasporti e alla Viabilità Cosimo Bonasia hanno deciso di replicare nella conferenza stampa indetta ieri nella sede di via Lazzati.
«La proposta di installare l’impianto semaforico fu avanzata nel 2017 da Ferrotramviaria per disciplinare l’attraversamento del passaggio a livello. Soprattutto perché, per come è fatto l’attraversamento, non è possibile, specialmente per i mezzi più grossi, girare senza invadere l’altra corsia. Ci siamo dunque chiesti cosa accadrebbe in caso si incastrassero i mezzi pesanti» spiega il comandante della Polizia Locale Gaetano Paciullo, esortando a ragionare in termini di sicurezza e non solamente in termini di fastidio arrecato: «Prima di criticare, bisogna anche ascoltare le ragioni per cui si fanno le cose. Non credo che sulla sicurezza ci possano essere deroghe e compromessi».
«Quel passaggio a livello non ci dovrebbe essere, ma purtroppo c’è. E dunque quel semaforo serve a risolvere alcune criticità. Non serve a velocizzare il traffico, ma a rallentarlo, per renderlo più gestibile» aggiunge Cosimo Bonasia, assessore alla Viabilità e ai Trasporti, invitando i cittadini ad essere sempre pronti a modificare le proprie abitudini: «Dobbiamo essere pronti ai cambiamenti. Ad usare, ad esempio, i percorsi alternativi. Dobbiamo prepararci anche ad altre novità, specialmente da quando sarà realtà il senso unico su via Traetta. Dobbiamo abituarci al nuovo, a vivere in una città che sia più a misura d’uomo. Se si continua a ragionare in base alle nostre abitudini, non cambierà mai nulla».