Sottratte
in città ai proprietari e poi nascoste nelle campagne circostanti per essere
lentamente “spogliate” dei pezzi rivenduti sul mercato nero degli autoricambi.
È il destino delle macchine rubate sul
territorio bitontino, alcune delle quali sono state rinvenute nei
giorni scorsi dalle guardie campestri del Custodia Campi.
Il ritrovamento è stato effettuato ad opera di un vigilantes, nel corso di un
normale servizio di guardiania. L’operante si è infatti imbattuto in un fondo
usato dai malviventi locali per nascondere il frutto della loro attività
criminosa.
Nello
specifico nella contrada “Altone” è
stata rinvenuta una Skoda intatta, in contrada “Selva” una Peugeot 208 intatta, in zona”Lama Parcorella” una Fiat Punto intatta.
Immediatamente la guardia ha contatto il Commissariato Pubblica Sicurezza che ha inviato sul posto una
pattuglia.
Dopo i primi rilievi gli agenti hanno
accertato che le auto erano state rubate nei giorni precedenti la data del
ritrovamento.
“È ancora fortemente consolidato il fenomeno di rubare le auto nelle città e di
portarle e nasconderle nelle campagne per la successiva
cannibalizzazione”, spiegano dal consorzio Custodia Campi.
“Il nostro impegno – continuano gli uomini del consorzio – come
guardie campestri è quello di rinvenire tali situazioni all’interno delle
campagne e nelle proprietà dei nostri consorziati oltre a quello di prevenire
tali fenomeni cercando di segnalare alle competenti autorità
situazioni e movimenti strani di auto e mezzi in genere lungo le vie e le
strade rurali percorse dal nostro personale di vigilanza”.