Ennesimo episodio di sospetto avvelenamento nel territorio di Bitonto, nei dintorni del maneggio in zona artigianale.
Dopo gli eventi della scorsa settimana denunciati da alcune volontarie, che hanno scoperto materiale tossico nei pressi della zona in cui puntualmente si recavano per sfamare dei randagi, oggi sono stati rinvenuti i corpi esanimi di un gatto e un cane.
Sul posto, già una settimana fa, è stato trovato un notevole quantitativo di probabili esche, accuratamente nascoste nella pasta cotta. Poi, in seguito ad accertamenti, si è capito che la sostanza rilasciata era del tipo rodenticida. Ma gli episodi deplorevoli non sono terminati qui. Qualche giorno fa, sono state bruciate anche le cucce dei poveri randagi. Di conseguenza, la zona è stata messa sotto sorveglianza di telcamere.
In attesa degli esami che gli organi competenti e l’ASL stanno effettuando, oggi è stata registrata questa ennesima triste vicenda, con tutta probabilità provocata da altro materiale tossico ingerito dagli animali in questione.
Ci auguriamo che questa situazione sia realmente presa in esame da chi di competenza, con appostamenti volti a individuare gli assassini, affinché non avvengano altri decessi di animali innocenti nel quartiere.
L’articolo 544 bis del codice penale, “uccisione di animali”, così recita:
“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.
Auspichiamo che venga applicata questa legge e punito chi di dovere.
Confidando nelle attività che stanno svolgendo le forze dell’ordine, attendiamo la risoluzione definitiva di questo problema, che anche se riguarda gli animali, non è da sottovalutare.
Essi, come le persone, sono esseri viventi da tutelare e un valore della città da salvaguardare.