Sulla questione Rigenerazione urbana di piazza Moro, piazza Marconi e piazza Castello, è intervenuto il consigliere comunale Franco Natilla di “I Riformisti, fronte del lavoro”
Ecco quanto scrive il componente della massima assise cittadina.
“Tutto sbagliato, tutto da rifare”: quanto è vero, a volte purtroppo.
Prendiamo il Progetto di rigenerazione urbana di piazza Moro, piazza Marconi, piazza Castello, Importo 5milioni di euro.
Il Ministero della Cultura ha indicato importanti prescrizioni: innanzitutto, la parte progettuale che interessa piazza Moro non deve interferire con l’asse stradale di via Matteotti. Sempre in quell’area vanno conservate le quote stradali dell’asse viario connesso a via della Repubblica (lato ovest della piazza), per preservare il disegno generale dell’assetto urbano ottocentesco, evitando alterazioni che ne comportino la compromissione.
Terza condizione da osservare: tenuto conto dei saggi esplorativi effettuati sul posto e documentati dal direttore dei lavori, il progetto deve rispettare le quote stradali originarie e recuperare, riutilizzare il basolato presente al di sotto del manto di asfalto, integrando dove mancante o eccessivamente compromesso. Tanto dovrà estendersi anche lungo via della Repubblica, almeno fino all’incrocio con via Garibaldi.
Occorre inoltre approfondire lo schema di posa e i formati dei nuovi basolati della piazza, concordando con la Soprintendenza la soluzione di dettaglio a semplificare il disegno complessivo.
Infine, è necessario che l’area priva di pavimentazione – trattata a terreno vegetale nel progetto – venga ridisegnata con forme geometriche, più attinenti al carattere urbano del contesto“.
E prosegue: “Per quanto attiene alle alberature perimetrali della piazza costituite da quericus ilex, per cui in progetto si prevede l’espianto e la delocalizzazione di alcuni esemplari, si ritiene opportuno EVITARE il più possibile tale attività, reputando possibile l’eventuale spostamento degli alberi nell’ambito della stessa piazza solo a seguito di preventivo accertamento mediante perizia agronomica che garantisca la sopravvivenza degli esemplari; inoltre l’eventuale abbattimento di esemplari potrà avvenire solo nel caso di documentato e irrimediabile decadimento delle piante. Le alberature in ogni caso seguiranno il perimetro della piazza, a conferma del criterio di impianto storicizzato e non saranno previsti spostamenti in altri ambiti“.
“Come dire: PUNTO A CAPO!!!
E poi, mi permetto osservare come mai i pareri della Soprintendenza non siano stati acquisiti in via preliminare, prima di indire la gara di appalto e dell’affidamento lavori ?
Spero non ci siano da sopportare aumenti del costo dell’opera, che ricadrebbero sul bilancio comunale, in definitiva sulle tasche dei cittadini. Gli unici incolpevoli“, la conclusione.