Dal consigliere Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, riceviamo e volentieri pubblichiamo
“I pugliesi sono fra i cittadini più tartassati in Italia per il pagamento della Tari. Un esempio su tutti: i trentini pagano la metà dei pugliesi. Ora secondo voi il servizio funziona meglio in Trentino Alto Adige o in Puglia? La verità è che i cittadini sono costretti a pagare di tasca propria i disservizi di una raccolta differenziata che costa troppo rispetto al beneficio reale prodotto e che sebbene in crescita, non fa della Puglia una Regione virtuosa. Costi che si scaricano sui cittadini costretti ad essere tartassati con una tassa rifiuti che si incrementa di anno in anno perché per legge è la tassazione dei cittadini che deve coprire al 100% il costo del servizio”.
“Succede, infatti, che le gare vengono vinte presentando progetti che presuppongono investimenti in termini di messa a disposizione di attrezzature, mezzi e personale che spesso restano solo sulla carta e qui nasce il discorso delle penali. Le mie interrogazioni sulla questione delle penali che per contratto dovevano essere applicate e riscosse dal Comune di Cassano Murge a carico di l’azienda di servizi ASV purtroppo ad oggi non trovano risposta né dall’Amministrazione Comunale di Cassano, né dall’Amministrazione Comunale di Bitonto, né dal presidente Michele Emiliano e del suo assessore regionale Gianni Stea“.
“Ovviamente trattasi di Amministrazioni di centrosinistra che tendono a coprirsi l’una con l’altra ma tutti i nodi verranno prima o poi al pettine perché le penali che ASV deve al Comune di Cassano saranno nei termini di prescrizione contestate alla stessa ASV e al Comune di Bitonto se ASV dovesse venir meno”.
“Non si tratta di pochi euro, secondo il contratto, ad oggi le penali dovute dall’Azienda al Comune di Cassano solo per la mancata messa a disposizione dei mezzi ammontano ad almeno 608mila euro, da incrementare con le penali previste per mancata effettuazione di servizi come ad esempio la distribuzione dei Kit e altro, senza contare il risarcimento dei danni di immagine, di disagio e di inefficienza del servizio“.
“E’ evidente che non arretreremo di un millimetro rispetto alle penali che sono dovute e lo faremo ricorrendo alla Procura della Corte dei Conti perché verifichi le responsabilità politiche e gestionali per fare in modo che il danno non ricada né sui cittadini di Cassano né su quelli di Bitonto che sono in entrambi i casi parte lesa di un modo di fare politica più improntato al carrierismo politico personale che all’effettiva tutela del bene collettivo“.
“Personalmente mi auguro che il Comune di Bitonto abbia considerato prudenzialmente nella stesura dei propri bilanci tutta la situazione debitoria dell’Azienda ASV e che siano state appostate le somme necessarie per evitare evenienze di gravi ripercussioni sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’Ente nel prossimo futuro e che le forze politiche e sociali approfondiscano la questione, per chiedere chiarezza su tutta la gestione di ASV in rapporto ai doveri contrattuali nei confronti dei Comuni nei quali prestava servizio”.