Autunno, tempo di
raccolta di olive nella nostra terra di Bitonto.
In tanti si
dirigono verso le campagne per “spogliare” gli alberi di quelle olive che poi
daranno vita all’oro pregiato che ci contraddistingue in tutto il mondo.
Peccato, però, che
molte volte quegli alberi siano vittime di veri e propri raid e furti da parte
di mani ignote, che così distruggono piante e il lavoro di un anno intero,
oltre a portare via le olive stesse.
È quanto accaduto,
infatti, a circa cinquanta piante di una campagna poco fuori il centro abitato,
nei pressi dell’uscita della s.p. 231, in direzione Modugno, a pochi passi dal
depuratore di Bitonto.
Ieri mattina, il proprietario
del fondo, dirigendosi al lavoro proprio per la raccolta delle olive, trova una
sgradita e davvero dolorosa sorpresa: qualcuno, prima di lui, ha già pensato di
ripulire tutto il fondo. E, come se non bastasse già l’aver rubato le olive, si
è sbizzarrito a devastare e massacrare gli alberi.
Ingenti i danni.
Circa cinquanta, appunto, le piante danneggiate, oltre otto i quintali di olive
rubati.
Questo episodio
rilancia, dunque, la necessità e l’urgenza di guardare e difendere con attenzione
le nostre campagne, da sempre vittime di razzie, furti e rapine. Ed ora, in un
periodo caldo dell’anno per le nostre terre, il rischio aumenta in maniera
esponenziale. Urge intervenire quanto prima, per non mandare così in fumo il
lavoro di tanta brava gente onesta che rende le nostre campagne una vera e
propria ricchezza del territorio.