Quindici occhi elettronici in più da installare tra Bitonto e frazioni per rendere ancora più efficace la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, una delle piaghe che maggiormente attanaglia la città alle porte di Bari ma tutto il territorio dell’hinterland.
Sono queste le telecamere che da Palazzo Gentile sono pronti a chiedere al ministero dell’Interno e a quello dell’Economia per attingere ai fondi che da Roma hanno stanziato per il 2023 proprio per la realizzazione di impianti di videosorveglianza. La somma che dal Governo guidato da Giorgia Meloni hanno messo in campo è di 19 milioni di euro, da dividere per tutti i Comuni dello Stivale. L’idea dell’amministrazione comunale bitontina guidata da Francesco Paolo Ricci è stata messa nero su bianco con una delibera di Giunta di qualche giorno fa e con cui si è anche ratificato un apposito “Patto per la sicurezza urbana” con la prefettura di Bari. Accordo fondamentale proprio per la candidatura del progetto ai ministeri, ma anche un importante documento, con il quale si possano adottare strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità. Dove saranno piazzate le telecamere? Secondo la volontà dell’esecutivo cittadino, le aree di interesse per la predisposizione del sistema di video sorveglianza sono quelle di aggregazione del centro urbano, periferiche e plessi scolastici. Significa, allora, che a Bitonto sono stati individuati 12 punti, ovvero piazza della Noce, corso Vittorio Emanuele II, via Crocifisso, piazza Castello, porta La Maya, direzione via Ferdinando II di Borbone, piazza Carmine Sylos, via Palombaio, via Ammiraglio Vacca, via Tenente Modugno (da attenzionare sia all’angolo con via Piepoli che nell’incrocio con via Palmiro Togliatti), via Moschetta e via Di Vagno (già via Palombaio). A questi si aggiungono tre postazioni nelle frazioni: in via delle Mattine e via Pannone a Mariotto e corso Vittorio Emanuele II a Palombaio.
Se dovesse arrivare il finanziamento e le relative telecamere, per Bitonto sarebbe il bis dell’assegno strappato l’anno scorso allorchè all’ombra dell’olivo sono arrivati 250mila euro con cui si devono installare 25 telecamere di ultima generazione (clicca qui per articolo urly.it/3-tst). Che, però, non ci sono ancora, visto che, da quello che si apprende da fonti vicine a Palazzo Gentile, soltanto negli ultimi giorni la progettazione esecutiva sarebbe stata affidata a un tecnico.