Quasi 50mila euro per rendere due impianti semaforici cittadini adeguati alle esigenze dei non vedenti. Quello di via Calatafimi all’angolo con via Alessandro Volta e quello all’angolo con via Crocifisso.
L’idea è stata partorita qualche giorno fa da Palazzo Gentile, che ha deciso di candidare un progetto ad hoc per rispondere a un preciso bando del ministero delle Infrastrutture. Da Roma, infatti, hanno messo sul piatto della bilancia 878mila euro in favore di quei Comuni per la realizzazione di attraversamenti semaforizzati adeguati alle esigenze dei non vedenti.
Il finanziamento riguarderà il 70 per cento dell’importo complessivo e comunque entro i seguenti limiti: 100mila euro per i Comuni con popolazione superiore a 250.000 unità; 60mila per i Comuni con popolazione compresa tra 250.000 e 60.000 unità; 30mila per i Comuni tra i 60mila e i 20mila abitanti (Bitonto, allora); 10mila per i Comuni con popolazione inferiore a 20mila unità.
Dal servizio Territorio del Comune, allora, si sono messi al lavoro e hanno individuato, appunto, negli impianti semaforizzati di via Calatafimi, angolo via A. Volta e ang. via Crocifisso “un elevato grado di rischio in considerazione degli attuali livelli di traffico e del mancato adeguamento degli impianti semaforici agli standard di sicurezza” ai principi del d.lgs 285/1992.
Cosa vedremo, allora? La volontà di Palazzo Gentile è quella di adeguamento delle rampe per disabili; installazione di dispositivi di segnalazione acustica e di chiamata in corrispondenza delle paline semaforiche; posa in opera di percorsi tattili LOGES; rifacimento delle pavimentazioni stradali interessate dai lavori; installazione di dissuasori alla protezione dei marciapiedi; rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. Per un importo complessivo di 48mila euro, di cui 30mila da chiedere al ministero.
È l’importanza di strappare questo finanziamento è importante, perché – fanno sapere da corso Vittorio Emanuele – senza l’assegno “romano” il progetto non s’avrà da fare.