Inizia l’attività del nuovo Centro “Oasi Misericordia” di Bitonto dedicato alla accoglienza di migranti e persone che versano in condizioni di difficoltà.
Il Centro nasce grazie all’impegno della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, del Consorzio Opere di Misericordia, della Federazione Regionale delle Misericordie di Puglia e della Confraternita Misericordia di Bitonto.
La struttura è sita in Contrada San Cataldo (Sp 91 – Bitonto) e si compone di più edifici su una estensione di circa diecimila metri quadri, sull’antica residenza agricolo – residenziale (sec. XVI) di Alfonso Sylos.
Il Centro “Oasi Misericordia” nasce dalla volontà dei confratelli e delle consorelle di realizzare una struttura di eccellenza nel territorio provinciale e regionale, per estensione e servizi totalmente a norma di legge, in cui si possano costruire percorsi di accompagnamento basati sul lavoro in rete con il territorio e la sperimentazione di pratiche di innovazione sociale.
Il Centro “Oasi Misericordia” è un luogo di accoglienza, incontro, socializzazione ed informazione, in cui sarà possibile costruire azioni di accompagnamento, favorendo processi di sviluppo delle potenzialità, autodeterminazione dei singoli individui, accesso ai servizi e alle risorse che la comunità esprime. Un luogo in cui gli operatori impiegheranno risorse e competenze per un progetto comune teso all’accoglienza, all’integrazione e all’attenzione di soggetti socialmente vulnerabili: da un lato gli immigrati per questioni economiche, di recente arrivo in Italia, dall’altra i profughi fuggiti da guerre e persecuzioni.
L’equipe del Centro metterà in atto strategie di intervento mirate al fornire agli ospiti una prima accoglienza, un orientamento verso diritti e servizi, l’apprendimento della lingua italiana, la formazione professionale. Sarà anche a loro disposizione assistenza e supporto legale. Sarà promossa la corretta informazione della popolazione sui temi dell’immigrazione, attraverso azioni mirate di sensibilizzazione e intercultura.
Cos’è la “Misericordia” Da ben 8 secoli l’azione delle Misericordie è diretta a soccorrere chi trova nel bisogno e nella sofferenza, con ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale. Assistenza ed aiuto alla persona sono da sempre gli scopi principali: in particolare, le attività che le Misericordie offrono alla comunità, collaborando in molte occasioni ed altre realtà di volontariato, vanno dal trasporto sanitario alla protezione civile, dall’assistenza sociale alle onoranze funebri.
Il movimento è aperto a tutti: uomini e donne dai 16 agli 80 anni che vogliono dare il loro contributo, ispirato al Vangelo e alle Opere di Misericordia, possono diventare confratelli e consorelle e far parte di una Confederazione nazionale che oggi è una delle più grandi e antiche entità federative del Paese nell’ambito del volontariato.nel gennaio 2015 si è costituito il Consorzio “Opere di Misericordia”, un’espressione del Movimento a livello nazionale, promosso dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, che ne è socio promotore, assieme alle Federazioni Regionali di Toscana, Calabria-Basilicata, Puglia, Emilia Romagna, che ne sono soci fondatori. Il Consorzio non ha scopo di lucro e si propone di promuovere lo sviluppo e la razionalizzazione di alcuni servizi dei consorziati e di fornire loro servizi d’impresa coordinando e ottimizzando i servizi rivolti alla popolazione, stipulando convenzioni con enti pubblici e privati nell’interesse dei consorziati aderenti. Il Consorzio si propone di effettuare, sia in Italia che all’estero, la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, come centri diurni, case di cura, di accoglienza per immigrati, ma anche biblioteche, asili nido, centri di riposo per anziani, ecc.. Tra gli scopi, figurano anche la promozione e l’organizzazione di attività culturali e sociali e del tempo libero, corsi di formazione professionale, laboratori, seminari per gli operatori del settore; funzioni di consulenza nei confronti di enti e istituzioni pubbliche e private; attività volte all’inserimento economico-sociale e culturale degli extracomunitari, disabili, detenuti, minori a rischio, tossicodipendenti e delle categorie svantaggiate in genere.