Piazza XX Settembre, sarà riqualificata ma quando? «Il cantiere è fermo, sta diventando una discarica a cielo aperto e la mia attività è penalizzata». È la denuncia di Damiano Cataldi, giovane titolare di una centralissima pizzeria bitontina, scaturita dal continuo rinvio della partenza dei lavori di riqualificazione previsti per questo slargo che si trova di fronte al suo esercizio. Ma da Palazzo Gentile, adesso, arrivano delle novità: oggi la Sovrintendenza di Bari renderà ufficiale la sua decisione di far ripartire il cantiere, fermo nell’attesa degli esiti dei saggi di scavo per verificare l’eventuale interesse archeologico e valutare la possibile presenza di chianche. «Nei prossimi giorni si conoscerà la data in cui l’impresa “Vincenzo Modugno srl – Ing. Ferdinando Zito srl” potrà effettuare gli scavi legati alle tracce elettriche per l’impianto d’illuminazione e poi si potrà procedere al rifacimento della pavimentazione», ha precisato il sindaco uscente Michele Abbaticchio. Una bella notizia dopo l’incontro di ieri fra la Sovrintendenza e l’ufficio dei lavori pubblici del Comune, certo, ma nel frattempo persistono, senza sapere con sicurezza fino a quando, le difficoltà del titolare della pizzeria bitontina. «Mi è stata revocata la concessione del dehor, lo spazio esterno, e su questo so che non posso farci nulla. Ma ho diminuito i posti a sedere, ho dimezzato il personale, lasciando a casa due addetti alla sala, uno alla cucina e l’altro alla pizzeria, perché, purtroppo, non posso garantire uno stipendio adeguato alla loro mansione». Tanta la rabbia in queste parole di Damiano che ha aggiunto: «Sto accusando danni anche per l’immagine della mia attività. Molti clienti hanno pensato che avessi chiuso la pizzeria o che mi fossi trasferito momentaneamente altrove». È una situazione che va avanti da qualche mese, con l’aggravante che, dove sono stati fatti degli scavi, ignoti cittadini gettano bustoni di spazzatura. Tra i rifiuti, è comparso in questi giorni anche un piccolo passeggino. Una conferma dell’intramontabile inciviltà che regna a Bitonto, a pochi giorni dall’inizio della raccolta porta a porta.
Il cantiere è stato inaugurato il 29 marzo dall’arcivescovo di Bari-Bitonto Giuseppe Satriano. Il progetto da attuare ammonta a 1 milione e 300 mila euro, somma finanziata quasi interamente dalla Regione Puglia con fondi europei. Punta a valorizzare tutta la centralissima piazza, l’area che si frappone tra la chiesa dell’Annunziata e Porta Baresana, e che ingloberà il tratto pedonale di via Pasculli. Oltre alla realizzazione di una nuova pavimentazione e alla riqualificazione del sistema di illuminazione, saranno installate 18 panchine in pietra, l’attuale fontana sarà sostituita con una decorativa e le aiuole saranno ridisegnate. È prevista anche una nuova cartellonistica dei beni architettonici legati alla piazza. Al margine sud sarà realizzato un collegamento viario per l’accesso da via Matteotti, mentre a nord ci sarà una seduta in pietra, che richiamerà quello che, fino al 1882, era il Torrione di Sant’Agostino, risalente al XIV secolo. «Il giorno dell’inaugurazione -ha precisato il giovane imprenditore- abbiamo avuto un dialogo con l’attuale amministrazione che ci ha garantito che a fine giugno la parte antistante alla mia attività sarebbe stata pronta, quanto meno togliendo i cancelli del cantiere avrei avuto la possibilità di lavorare all’esterno». E, invece, forse non sarà così. «I lavori sono partiti lo scorso 10 maggio e dal 18 sono ad oggi ancora fermi. All’amministrazione -ha concluso- abbiamo chiesto trasparenza perché il nostro lavoro ha bisogno di organizzazione, specie nella non facile stagione estiva, ma purtroppo non c’è stata».
Piazza XX Settembre, sarà riqualificata ma quando? «Il cantiere è fermo, sta diventando una discarica a cielo aperto e la mia attività è penalizzata». È la denuncia di Damiano Cataldi, giovane titolare di una centralissima pizzeria bitontina, scaturita dal continuo rinvio della partenza dei lavori di riqualificazione previsti per questo slargo che si trova di fronte al suo esercizio. Ma da Palazzo Gentile, adesso, arrivano delle novità: oggi la Sovrintendenza di Bari renderà ufficiale la sua decisione di far ripartire il cantiere, fermo nell’attesa degli esiti dei saggi di scavo per verificare l’eventuale interesse archeologico e valutare la possibile presenza di chianche. «Nei prossimi giorni si conoscerà la data in cui l’impresa “Vincenzo Modugno srl – Ing. Ferdinando Zito srl” potrà effettuare gli scavi legati alle tracce elettriche per l’impianto d’illuminazione e poi si potrà procedere al rifacimento della pavimentazione», ha precisato il sindaco uscente Michele Abbaticchio. Una bella notizia dopo l’incontro di ieri fra la Sovrintendenza e l’ufficio dei lavori pubblici del Comune, certo, ma nel frattempo persistono, senza sapere con sicurezza fino a quando, le difficoltà del titolare della pizzeria bitontina. «Mi è stata revocata la concessione del dehor, lo spazio esterno, e su questo so che non posso farci nulla. Ma ho diminuito i posti a sedere, ho dimezzato il personale, lasciando a casa due addetti alla sala, uno alla cucina e l’altro alla pizzeria, perché, purtroppo, non posso garantire uno stipendio adeguato alla loro mansione». Tanta la rabbia in queste parole di Damiano che ha aggiunto: «Sto accusando danni anche per l’immagine della mia attività. Molti clienti hanno pensato che avessi chiuso la pizzeria o che mi fossi trasferito momentaneamente altrove». È una situazione che va avanti da qualche mese, con l’aggravante che, dove sono stati fatti degli scavi, ignoti cittadini gettano bustoni di spazzatura. Tra i rifiuti, è comparso in questi giorni anche un piccolo passeggino. Una conferma dell’intramontabile inciviltà che regna a Bitonto, a pochi giorni dall’inizio della raccolta porta a porta.
Il cantiere è stato inaugurato il 29 marzo dall’arcivescovo di Bari-Bitonto Giuseppe Satriano. Il progetto da attuare ammonta a 1 milione e 300 mila euro, somma finanziata quasi interamente dalla Regione Puglia con fondi europei. Punta a valorizzare tutta la centralissima piazza, l’area che si frappone tra la chiesa dell’Annunziata e Porta Baresana, e che ingloberà il tratto pedonale di via Pasculli. Oltre alla realizzazione di una nuova pavimentazione e alla riqualificazione del sistema di illuminazione, saranno installate 18 panchine in pietra, l’attuale fontana sarà sostituita con una decorativa e le aiuole saranno ridisegnate. È prevista anche una nuova cartellonistica dei beni architettonici legati alla piazza. Al margine sud sarà realizzato un collegamento viario per l’accesso da via Matteotti, mentre a nord ci sarà una seduta in pietra, che richiamerà quello che, fino al 1882, era il Torrione di Sant’Agostino, risalente al XIV secolo. «Il giorno dell’inaugurazione -ha precisato il giovane imprenditore- abbiamo avuto un dialogo con l’attuale amministrazione che ci ha garantito che a fine giugno la parte antistante alla mia attività sarebbe stata pronta, quanto meno togliendo i cancelli del cantiere avrei avuto la possibilità di lavorare all’esterno». E, invece, forse non sarà così. «I lavori sono partiti lo scorso 10 maggio e dal 18 sono ad oggi ancora fermi. All’amministrazione -ha concluso- abbiamo chiesto trasparenza perché il nostro lavoro ha bisogno di organizzazione, specie nella non facile stagione estiva, ma purtroppo non c’è stata».
Piazza XX Settembre, sarà riqualificata ma quando? «Il cantiere è fermo, sta diventando una discarica a cielo aperto e la mia attività è penalizzata». È la denuncia di Damiano Cataldi, giovane titolare di una centralissima pizzeria bitontina, scaturita dal continuo rinvio della partenza dei lavori di riqualificazione previsti per questo slargo che si trova di fronte al suo esercizio. Ma da Palazzo Gentile, adesso, arrivano delle novità: oggi la Sovrintendenza di Bari renderà ufficiale la sua decisione di far ripartire il cantiere, fermo nell’attesa degli esiti dei saggi di scavo per verificare l’eventuale interesse archeologico e valutare la possibile presenza di chianche. «Nei prossimi giorni si conoscerà la data in cui l’impresa “Vincenzo Modugno srl – Ing. Ferdinando Zito srl” potrà effettuare gli scavi legati alle tracce elettriche per l’impianto d’illuminazione e poi si potrà procedere al rifacimento della pavimentazione», ha precisato il sindaco uscente Michele Abbaticchio. Una bella notizia dopo l’incontro di ieri fra la Sovrintendenza e l’ufficio dei lavori pubblici del Comune, certo, ma nel frattempo persistono, senza sapere con sicurezza fino a quando, le difficoltà del titolare della pizzeria bitontina. «Mi è stata revocata la concessione del dehor, lo spazio esterno, e su questo so che non posso farci nulla. Ma ho diminuito i posti a sedere, ho dimezzato il personale, lasciando a casa due addetti alla sala, uno alla cucina e l’altro alla pizzeria, perché, purtroppo, non posso garantire uno stipendio adeguato alla loro mansione». Tanta la rabbia in queste parole di Damiano che ha aggiunto: «Sto accusando danni anche per l’immagine della mia attività. Molti clienti hanno pensato che avessi chiuso la pizzeria o che mi fossi trasferito momentaneamente altrove». È una situazione che va avanti da qualche mese, con l’aggravante che, dove sono stati fatti degli scavi, ignoti cittadini gettano bustoni di spazzatura. Tra i rifiuti, è comparso in questi giorni anche un piccolo passeggino. Una conferma dell’intramontabile inciviltà che regna a Bitonto, a pochi giorni dall’inizio della raccolta porta a porta.
Il cantiere è stato inaugurato il 29 marzo dall’arcivescovo di Bari-Bitonto Giuseppe Satriano. Il progetto da attuare ammonta a 1 milione e 300 mila euro, somma finanziata quasi interamente dalla Regione Puglia con fondi europei. Punta a valorizzare tutta la centralissima piazza, l’area che si frappone tra la chiesa dell’Annunziata e Porta Baresana, e che ingloberà il tratto pedonale di via Pasculli. Oltre alla realizzazione di una nuova pavimentazione e alla riqualificazione del sistema di illuminazione, saranno installate 18 panchine in pietra, l’attuale fontana sarà sostituita con una decorativa e le aiuole saranno ridisegnate. È prevista anche una nuova cartellonistica dei beni architettonici legati alla piazza. Al margine sud sarà realizzato un collegamento viario per l’accesso da via Matteotti, mentre a nord ci sarà una seduta in pietra, che richiamerà quello che, fino al 1882, era il Torrione di Sant’Agostino, risalente al XIV secolo. «Il giorno dell’inaugurazione -ha precisato il giovane imprenditore- abbiamo avuto un dialogo con l’attuale amministrazione che ci ha garantito che a fine giugno la parte antistante alla mia attività sarebbe stata pronta, quanto meno togliendo i cancelli del cantiere avrei avuto la possibilità di lavorare all’esterno». E, invece, forse non sarà così. «I lavori sono partiti lo scorso 10 maggio e dal 18 sono ad oggi ancora fermi. All’amministrazione -ha concluso- abbiamo chiesto trasparenza perché il nostro lavoro ha bisogno di organizzazione, specie nella non facile stagione estiva, ma purtroppo non c’è stata».
Piazza XX Settembre, sarà riqualificata ma quando? «Il cantiere è fermo, sta diventando una discarica a cielo aperto e la mia attività è penalizzata». È la denuncia di Damiano Cataldi, giovane titolare di una centralissima pizzeria bitontina, scaturita dal continuo rinvio della partenza dei lavori di riqualificazione previsti per questo slargo che si trova di fronte al suo esercizio. Ma da Palazzo Gentile, adesso, arrivano delle novità: oggi la Sovrintendenza di Bari renderà ufficiale la sua decisione di far ripartire il cantiere, fermo nell’attesa degli esiti dei saggi di scavo per verificare l’eventuale interesse archeologico e valutare la possibile presenza di chianche. «Nei prossimi giorni si conoscerà la data in cui l’impresa “Vincenzo Modugno srl – Ing. Ferdinando Zito srl” potrà effettuare gli scavi legati alle tracce elettriche per l’impianto d’illuminazione e poi si potrà procedere al rifacimento della pavimentazione», ha precisato il sindaco uscente Michele Abbaticchio. Una bella notizia dopo l’incontro di ieri fra la Sovrintendenza e l’ufficio dei lavori pubblici del Comune, certo, ma nel frattempo persistono, senza sapere con sicurezza fino a quando, le difficoltà del titolare della pizzeria bitontina. «Mi è stata revocata la concessione del dehor, lo spazio esterno, e su questo so che non posso farci nulla. Ma ho diminuito i posti a sedere, ho dimezzato il personale, lasciando a casa due addetti alla sala, uno alla cucina e l’altro alla pizzeria, perché, purtroppo, non posso garantire uno stipendio adeguato alla loro mansione». Tanta la rabbia in queste parole di Damiano che ha aggiunto: «Sto accusando danni anche per l’immagine della mia attività. Molti clienti hanno pensato che avessi chiuso la pizzeria o che mi fossi trasferito momentaneamente altrove». È una situazione che va avanti da qualche mese, con l’aggravante che, dove sono stati fatti degli scavi, ignoti cittadini gettano bustoni di spazzatura. Tra i rifiuti, è comparso in questi giorni anche un piccolo passeggino. Una conferma dell’intramontabile inciviltà che regna a Bitonto, a pochi giorni dall’inizio della raccolta porta a porta.
Il cantiere è stato inaugurato il 29 marzo dall’arcivescovo di Bari-Bitonto Giuseppe Satriano. Il progetto da attuare ammonta a 1 milione e 300 mila euro, somma finanziata quasi interamente dalla Regione Puglia con fondi europei. Punta a valorizzare tutta la centralissima piazza, l’area che si frappone tra la chiesa dell’Annunziata e Porta Baresana, e che ingloberà il tratto pedonale di via Pasculli. Oltre alla realizzazione di una nuova pavimentazione e alla riqualificazione del sistema di illuminazione, saranno installate 18 panchine in pietra, l’attuale fontana sarà sostituita con una decorativa e le aiuole saranno ridisegnate. È prevista anche una nuova cartellonistica dei beni architettonici legati alla piazza. Al margine sud sarà realizzato un collegamento viario per l’accesso da via Matteotti, mentre a nord ci sarà una seduta in pietra, che richiamerà quello che, fino al 1882, era il Torrione di Sant’Agostino, risalente al XIV secolo. «Il giorno dell’inaugurazione -ha precisato il giovane imprenditore- abbiamo avuto un dialogo con l’attuale amministrazione che ci ha garantito che a fine giugno la parte antistante alla mia attività sarebbe stata pronta, quanto meno togliendo i cancelli del cantiere avrei avuto la possibilità di lavorare all’esterno». E, invece, forse non sarà così. «I lavori sono partiti lo scorso 10 maggio e dal 18 sono ad oggi ancora fermi. All’amministrazione -ha concluso- abbiamo chiesto trasparenza perché il nostro lavoro ha bisogno di organizzazione, specie nella non facile stagione estiva, ma purtroppo non c’è stata».