A
fine mattinata sono tutti soddisfatti perché l’obiettivo è stato raggiunto. Far
sapere ai commercianti dell’area mercatale di Bitonto (via Berlinguer, piazza
Unità d’Italia, via Ugo la Malfa) che le istituzioni sono al loro fianco nella
difficile battaglia contro il racket, le estorsioni e l’usura.
D’altronde,
la marcia di ieri mattina aveva come unici protagonisti loro, i venditori del
mercato settimanale.
Costretti a vendere in un luogo off limits, dispersivo,
senza sufficienti controlli (da queste parti, dicono, non conoscono neanche il
colore delle automobili delle forze dell’ordine) e sommersi tra più che
frequenti tentativi di pizzo, minacce e intimidazioni.
«Andiamo
nella zona dove abitano certi personaggi, per sconfiggerli e per essere vicini
ai commercianti che stanno avendo difficoltà con episodi un po’
strani», entra a gamba tesa Renato de Scisciolo, presidente della
Federazione regionale antiracket.
Che poi non trascura la triste piaga
dell’omertà e della non denuncia. «Non è possibile fare una classifica delle
città in cui si denuncia di meno o di più – racconta il coordinatore
regionale –, possiamo soltanto dire che da un po’ di tempo a questa parte la
gente che si libera da questa oppressione è aumentata ma si deve fare meglio».
A
Bitonto, sotto questo punto di vista, c’è un segnale.
Da qualche mese è attiva
l’associazione antiracket presieduta da una donna, Angela Castellano ((http://www.dabitonto.com/cronaca/r/le-estorsioni-hanno-un-nuovo-nemico-nasce-anche-a-bitonto-l-associazione-antiracket-e-antiusura/1853.htm).
Ha voluto
fortemente questa marcia (e altre iniziative che sono in cantiere) perché lei,
51 anni e due figli, ha vuotato il sacco e denunciato chi le rendeva
difficile la vita.
Anche
il Comune prova a fare quello che può: «I commercianti della zona l’hanno
chiesta da tempo per far capire meglio e più da vicino le loro problematiche.
Il nostro dovere è quello di presidiare il territorio, e come sindaco appena ho
avuto delle segnalazioni mi sono sempre attivato, studiando casi anche degli
altri Comuni», sottolinea il primo cittadino Michele Abbaticchio, che apre
al raccoglimento del mercato su un’unica strada.
Insomma,
in questo giro dallo scopo conoscitivo e di sicurezza c’erano proprio tutti.
Anche i rappresentanti del Commissariato di Pubblica sicurezza, Carabinieri,
Guardia di finanza e Polizia municipale.
Perché i bitontini non sono
abbandonati a loro stessi.
E’ stato questo il messaggio forte e inequivocabile della giornata…