“Olio in fiera” è
la chiave dell’incontro scuola-
territorio che è avvenuto ieri all’interno dell’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “De Gemmis” diBitonto, nella nuova sede a Largo Rodari.
Gli studenti dell’Istituto
agrario di Terlizzi e del
commerciale di Bitonto hanno
incontrato l’assessore Domenico Incantalupo,
Coord. Regionale Ass. Naz. “Città dell’Olio”, Vito Masciale, assessore alla Pubblica Istruzione, Nicola Mercurio, Presidente GAL “Fior d’Ulivi”, e i dirigenti di otto aziende agricole locali.
L’incontro
scuola-territorio è stata occasione per aprire un dibattito circa il reale valore del nostro olio, oro verde
bitontino, e delle strategie di
marketing attuali ed eventuali per una maggiore possibilità di vendita. Gli
studenti, inserendosi con le loro curiosità in questo contesto, hanno potuto
ulteriormente maturare la coscienza della problematica presente in tutte le
aziende locali: la difficoltà di collocare idoneamente sul mercato il prodotto
finito per la mancanza di una rete operativa.
Il rischio maggiore è la perdita
della reale origine del nostro olio extravergine d’oliva, oltre che la vendita
di miscele e di un prodotto dalla scarsa qualità. Abbiamo una risorsa da
proteggere e all’insegna di questo obiettivo è stato sottolineato più volte
come nella scuola debba esserci una attinente informazione.
A tal proposito Vito Masciale, ha affermato: «Sono fiero
come Assessore di questa città, che sta voltando pagina. C’è una scuola aperta
al territorio. Solo cosi si può creare rete. Perché il nostro olio non ha successo sul mercato? Perché qui non c’è
squadra. Che la cultura sia anche fonte di guadagno».
Recentemente a Trieste si è tenuta la fiera
internazionale “Olio capitale” e a queste hanno partecipato parecchie
aziende agricole bitontine in virtù di una valorizzazione e promozione
dell’olio extravergine d’oliva. «Sono
qui presente – è così intervenuto l’assessore all’ Agricoltura Domenico
Incantalupo – perché ci sembrava un’ottima
idea collaborare con la scuola. Abbiamo voluto riprendere un’attività già
avviata a Trieste con la fiera internazionale “Olio capitale”. Noi stiamo
cercando di dare un impulso all’economia della nostra città facendo pressione
maggiormente sulla cultura e sul turismo».
Il Comune di Bitonto fa parte del gruppo di azione locale GAL, insieme a Giovinazzo e Terlizzi.
Il GAL è una società che cerca di
coniugare, con appurate strategie di marketing, le forze lavorative con la
capacità produttive.
Dunque ha l’obiettivo di costruire una rete tra
le aziende agricole. Nicola Mercurio,
Presidente GAL “Fior d’Olivi”, ha spiegato agli studenti in cosa consiste il
suo lavoro e quello dei suoi soci, puntando sul loro scopo di far progredire il
territorio, oltre che le capacità di chi coltiva le nostre risorse. Ha parlato
di un fertile investimento di 8 milioni di euro e di quella che è la loro “invasione rurale”. «E’
opportuno utilizzare una società – ha precisato Nicola Mercurio – come un
soggetto che si faccia mano operativa e centro di aggregazione. Questo perché
il grande problema del territorio è quello di non far rete. Dobbiamo prendere
esempio dal consorzio della Toscana. Noi come GAL possiamo cercare di essere
uno strumento nelle mani del territorio e con le scuola possiamo fare stage in
azienda così da mettere insieme piccoli nuclei».
Nel corso della serata
gli studenti hanno posto delle domande ai direttori delle aziende agricole
presenti: “Feudo della Verità”, “Cuonzo Franco”, “Dellorusso Francesca”, “
Murgolo Michele”, “Rizzi Pasquale”,“Mitolo Nicola”, “ Al Cantagallo” e “Tipico di Puglia”. Ognuna di queste
aziende ha avuto la possibilità di poter raccontare la propria esperienza nella fiera di Trieste “Olio capitale” e
di poter esplicitare la volontà di far rete. Hanno tutti mostrato un’ottima
coscienza di quel che è la nostra risorsa e la volontà di darne più valore. La fiera di Trieste ha portato i suoi
frutti non soltanto a livello materiale, ma anche a livello morale. Proteggere
una risorsa richiede pazienza, dedizione, rispetto, tempo, prima che
denaro. L’unica strategia di marketing
possibile è l’unione di teste pensanti e produttrici.
Si è mostrata,quindi, la volontà di essere un
buon esempio e si è stimolata la conoscenza del proprio patrimonio
territoriale.