«Questo territorio deve tornare a vivere in tutta la sua bellezza. Bisogna fare quadrato intorno ad esso, con senso civico, senso di appartenenza e rispetto reciproco. Dobbiamo riappropriarci di piazze, strade e luoghi che spesso vengono espropriati dalla malavita. Ritorniamo ad abitare il territorio non chiudendoci nelle case, ma seminando nei solchi della storia che ci è stata consegnata».
È il commento dell’arcivescovo Giuseppe Satriano in occasione delle celebrazioni liturgiche in onore della Madonna Immacolata, patrona di Bitonto. Per Satriano, il miracolo deve far comprendere l’importanza di tenere alla città.
Dello stesso parere il sindaco Francesco Paolo Ricci che, per la prima volta, ha consegnato le chiavi della città all’immagine della Madonna Immacolata custodita all’interno della Cattedrale. Rito che, solitamente, si svolge dinnanzi alla statua che si erge su Porta Baresana: «In questa immagine riconosciamo sì la Madonna, la nostra protettrice, ma riconosciamo i più deboli, quelli che hanno bisogno della nostra assistenza. Riconosciamo i vicini con cui abbiamo fatto lite, le istituzioni, gli insegnanti, le forze dell’ordine. Se davvero vogliamo renderle omaggio, amiamoci fra noi, amiamo la nostra comunità. Questa simbolica consegna delle chiavi all’Immacolata deve rappresentare anche la consegna di quella chiave a noi stessi. Sentiamoci tutti responsabili proprietari di questa città. Curiamone ogni angolo, così come curiamo le nostre case e le nostre cose».
La festa patronale continuerà questa sera, con il concerto di Serena Brancale e domani con la lectio magistralis di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, sul tema “L’audacia della pace. Memoria di Giovanni Paolo II in un tempo difficile”.