Da Bitonto a Medyca per una missione umanitaria. Saverio Pansini, dirigente dell’Istituto comprensivo “Cassano-De Renzio”, e gli operatori volontari dell’Avis Bitonto sono arrivati a destinazione. «Oggi stiamo partecipando a una festa per i bambini che incontreremo in un orfanotrofio all’altezza di Leopoli». Ma non saranno i soli a tendere loro la mano. Sono giunti volontari da ogni dove, anche da altre città italiane come Padova e Vicenza. È da qui che provengono, infatti, gli operatori della Croce bianca e verde e di due associazioni di clown che si sono uniti ai bitontini nel lungo viaggio verso il confine dell’Ucraina. Sarà presente alla festa anche il personale degli ospedali pediatrici del posto. «Stiamo consegnando beni di ogni genere -ha raccontato il dirigente-: viveri a lunga conservazione, prodotti per l’igiene personale, medicinali. Le infermiere contribuiranno a curare i bambini, conosceremo chi è stato nei sotterranei di Mariupol. Le ambulanze trasferiranno alcuni malati in ospedali italiani». Un bel gesto di solidarietà e pace reso possibile dai promotori della missione, Avis Bitonto e Croce Bianca di Vicenza, e dai genitori e il personale della “Cassano-De Renzio”.
E queste sono solo alcune delle iniziative programmate fino a domenica, giorno in cui è previsto il rientro a casa. Sarà possibile restare aggiornati su tutto grazie all’idea del dirigente Pansini di scrivere un diario di bordo, pubblicando post sui social network (sul suo profilo o nel gruppo Facebook dell’istituto), inviando foto e video alle testate giornalistiche locali come la nostra e, soprattutto, ai suoi studenti. «Non ho mai smesso di mantenere i contatti con loro, oggi cercherò di collegarmi in diretta video con loro per condividere questi momenti di grande umanità. I miei bambini hanno dimostrato sin da subito quanto stesse a cuore anche a loro il motivo della nostra missione, ricordo ancora i loro occhietti felici e il loro caloroso saluto quando siamo partiti mercoledì». Trapela in questo fermoimmagine la volontà del dirigente di trasferire così tanto affetto ai piccoli compagni dell’Ucraina. «E nel lungo viaggio verso Medyca e nel percorso di educazione alla pace fatto a scuola si è fatta sempre più forte la convinzione che i bambini salvano i bambini». La dimostrazione è con l’accoglienza di Alysa, neo studentessa ucraina che da aprile frequenta la scuola primaria “Vito Felice Cassano”. «È serena, accompagnata dalle nuove amiche della classe prima -ha concluso Pansini-, stretta dall’affetto della nostra comunità, dall’attenzione delle insegnanti che hanno disegnato per lei un valido percorso di apprendimento che la porterà a una meritata promozione».