Dal profondo nord fino alla punta più estrema del tacco d’Italia, Santa Maria di Leuca. Il tutto rigorosamente in bicicletta e a piedi, passando per varie regioni, come Toscana, Emilia-Romagna, Abruzzo, Molise e, infine, Puglia, per ricercare realtà sostenibili nel campo dell’accoglienza turistica.
E’ l’avventura di quattro giornalisti che, partiti il 27 luglio scorso da Milano, pedalando lungo lo stivale italico, sono approdati ieri in territorio di Bitonto dopo essere stati contattati da Lorenzo Scaraggi, uno dei protagonisti dell’avventura “Vostok100”, che li porterà in giro per il mondo in camper.
Una media, forse, di circa sessanta chilometri al giorno, per un totale approssimativo di 1600. E’, tuttavia, da sottolineare il “forse”, perché la vera essenza del loro viaggio non è la fredda enumerazione dei chilometri fatti, non è la velocità. La vera essenza della loro avventura è, al contrario, la lentezza. Quella lentezza che permette di soffermarsi ad osservare, di conoscere meglio i posti visitati e le persone che vi si incontrano, ascoltare le storie che ognuna di loro ha da raccontare. E, infine, di raccontare queste ultime attraverso il sito www.movimentolento.info.
“Per noi viaggiare significa tutto questo. Spesso incontriamo gente che ci chiede quanti chilometri abbiamo fatto. Non lo sappiamo e non ci interessa” ci racconta Cristina Favento, da Trieste, giornalista e curatrice del blog http://girandola-errante-ilpiccolo.blogautore.repubblica.it, dove racconta tutte le tappe della sua avventura. E’ lei, insieme alla brianzola Ottavia Mapelli e ai milanesi Alberto e Susanna, una dei protagonisti di questo viaggio lento attraverso l’Italia.
“Quel che vogliamo è osservare, conoscere, scambiare momenti di convivialità con chi ci ospita, ricercare storie interessanti che meritano di essere narrate – continua Cristina – Vogliamo raccontare i luoghi con i loro pregi, ma anche le loro problematiche, le loro criticità. Ci sono giorni in cui siamo anche fermi. Non ci interessa molto neanche la meta, ma il viaggio in séPrima di partire abbiamo fatto un accurato lavoro di ricerca sul web e sui giornali di posti dove avremmo potuto scoprire realtà interessanti. Poi ci siamo messi in viaggio e di volta in volta abbiamo scoperto tante altre cose. Alcune delle storie sono state veramente toccanti”.
E, senza dubbio, una delle realtà più toccanti per i nostri ciclisti è stata L’Aquila, dove ancora sono visibili le ferite del terremoto di qualche anno fa.
E sulla Puglia Cristina aggiunge: “Non l’abbiamo ancora conosciuta interamente. E’ una zona molto variegata, ricca di tanti aspetti positivi, ma anche negativi. Abbiamo incontrato gente che ci ha ospitato, ma anche chi non ha pensato di offrirci neanche un po’ di acqua”.
Ma cosa ha spinto i quattro giornalisti in questo viaggio lungo la penisola?
“Siamo accomunati dall’amore per il viaggio e per la scoperta – ci racconta Cristina – Inoltre, sono stata spinta da motivazioni personali. Ho viaggiato molto, anche all’estero, ma non conoscevo per niente il Centro e il Sud Italia”.
Lo stesso dicasi per Ottavia, che con soli 23 anni è la più giovane del gruppo: “Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere. Sono sempre stata proiettata all’estero. Ho sempre avuto la voglia di viaggiare al di là dei confini italiani e conoscere altri Paesi. Questo viaggio, tuttavia, è stata una mia scoperta personale, dato che mi ha dato la possibilità di conoscere meglio il mio Paese, di conoscere luoghi a me ignoti”.
Dopo la notte passata qui a Bitonto, ospitati nella trattoria “Borgo Bontà”, il gruppo ha visitato meglio il nostro territorio, per poi proseguire il proprio cammino verso Sud, verso la meta finale, Santa Maria di Leuca, da dove poi ritorneranno a Milano. Questa volta, però, in treno!
Nella speranza che la nostra Bitonto possa aver regalato loro una bella impressione, non resta che augurare ai nostri intrepidi viaggiatori un buon prosieguo dell’avventura.