Il piccolo Maurizio, il bambino di 11 mesi di Bitonto, colpito da morbillo al Giovanni XXIII, sta bene ed è fuori pericolo.
Era tra gli otto casi accertati nell’ospedale pediatrico barese: giunto nel nosocomio per otite, potrebbe essere stato colpito dal virus che ha circolato nei corridoi, partito da una bambina di 10 anni figlia di genitori no-vax. La bambina, “caso indice”, potrebbe non essere stata isolata per tempo, oppure l’isolamento è stato poco efficace.
La responsabile dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia, Cinzia Germinario, ha spiegato che «non c’è nessun allarme epidemia di morbillo in Puglia. Basta il ricovero di un bambino, come è accaduto in questo caso, per innescare una normale catena di contagio tra non vaccinati – ha detto la specialista -. La situazione non è preoccupante, ma queste cose non dovrebbero accadere. I no-vax dovrebbero capire che portano malattie anche in ospedale a chi non ha coperture vaccinali».
Infatti la profilassi per il vaccino contro il morbillo comincia a 13 mesi e il piccolo Maurizio, non era ancora in età per vaccinarsi contro la patologia contratta.
Lo scorso anno i casi di morbillo furono 4000, con 4 decessi. Quest’anno se ne sono registrati 4500 con 5 decessi, è dunque una malattia da non trascurare. Vaccinarsi, dunque, resta l’unica arma: «La vaccinazione va fatta secondo quella che è la schedula vaccinale fornita dal Ministero e dall’organizzazione Mondiale della Sanità secondo una tempistica utile per dar è una immunità che duri nel tempo», conclude la dottoressa Germinario.
«Il caso del morbillo dimostra in maniera inequivocabile che le vaccinazioni funzionano – ha spiegato il dott. Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Bari -. Infatti il focolaio è stato contenuto e non si è sviluppato, ma ha interessato solo i non vaccinati. Seconda questione: il caso morbillo ha dimostrato che l’immunità di gregge esiste: in Puglia la percentuale dei vaccinati per il morbillo sta salendo e sta raggiungendo pian piano Il 95%, che è considerato dalle evidenze scientifiche l’obiettivo per impedire al virus di circolare in altre stagioni. Probabilmente quel caso li avrebbe determinato sicuramente una epidemia, che oggi invece si è dimostrata non essere in atto».