«E si va al Giffoni! Finalmente “Kintsugi”, il mio nuovo documentario avrà la sua anteprima e la avrà su un palco di tutto rispetto».
Ad annunciarlo è il bitontino Lorenzo Scaraggi che, oggi, sarà ospite al Giffoni Film Festival nell’ambito di un evento organizzato da Con i Bambini, società senza scopo di lucro nata nel 2016 e partecipata dalla Fondazione Con il Sud, per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, promosso dalle fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, governo e Forum Terzo Settore.
Girato tra Abruzzo e Marche e prodotto da Con i Bambini in collaborazione con IF Imparare Fare, il documentario tratta il delicato argomento della povertà educativa minorile. Per realizzarlo, Scaraggi ci ha messo due anni. E non due anni semplici: «Due anni difficili, proprio perché, qualche giorno dopo i sopralluoghi nelle due regioni, partì il primo lock down».
«Due anni in cui ho cercato la strada giusta per raccontare al meglio – continua -, trovare le voci giuste, adeguarmi ai cambiamenti dei progetti in cui i protagonisti del documentario, i bambini del progetto Radici nel teramano, erano coinvolti. Eppure, la cosa bella del racconto, del documentario sta proprio nella sorpresa, nella necessità di adattarsi ad ogni intervista, ad ogni difficoltà, ad ogni situazione non prevista. Ecco perchè sono felice e perchè voglio bene a questo documentario: nonostante le difficoltà il documentario è cresciuto nella mente, tra le mie mani, prendendo direzioni diverse, obbligandomi a ripensare tutto ogni volta che tornavo dall’Abruzzo».
«Sono ripartito proprio dalle parole dei bambini per comprendere come la povertà educativa minorile sia una delle cause dello spopolamento, dello scoramento di una popolazione ma può diventare anche un motivo di slancio, un’occasione per reagire e pensare al territorio, ai suoi abitanti, specie a quelli più giovani, in maniera diversa» spiega, illustrando il significato della parola che fa da titolo all’opera: «Riparare con l’oro, questo è il significato di “Kintsugi”. Si tratta della tradizione giapponese di riparare piatti e vasi rotti decorando le crepe con pittura dorata, se qualcuno se lo chiedesse. Pensando a quello di cui sono stato testimone per il mio documentario, a quello che ho documentato credo che mai titolo fu più azzeccato».
Protagonisti del documentario sono Angelo, Daniele e Cecilia, tre undicenni che vivono in alcuni borghi del teramano colpiti dal sisma del 2016. A raccontare la trama è il sito web della più importante rassegna dedicata al cinema per ragazzi: «I tre bambini nel corso degli anni hanno dovuto dire addio a molti dei loro compagni di infanzia, trasferiti altrove. Hanno visto sparire le attività ludiche e ricreative, sfaldarsi le proprie comunità, scemare il senso di appartenenza alla terra che li accoglie. I protagonisti sono stati tra le centinaia che hanno partecipato al progetto Radici, un tassello del grande cantiere educativo promosso da Con i Bambini e realizzato attraverso la partecipazione dell’intera comunità educante. Dalle interviste ad Angelo, Daniele e Cecilia vengono fuori emozioni, sogni, ambizioni ma soprattutto l’amore per la propria terra».
«La povertà educativa minorile è un fenomeno complesso e in crescita, che deve essere contrastato mettendo al centro bambine/i e ragazzi/e e coinvolgendo tutta la ‘comunità educante’ – spiega Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, sempre sul sito del Giffoni Film Festival – È necessario sensibilizzare le istituzioni e le famiglie, l’opinione pubblica sul fenomeno perché, con un terzo dei minori in povertà, è in gioco il futuro del Paese. L’audiovisivo e il cinema sono straordinari strumenti di racconto e di cambiamento delle comunità che i ragazzi seguono e producono. Da una parte permettono a ragazzi e ragazze di essere realmente protagonisti del cambiamento oltre che di una loro narrazione e dall’altra hanno una capacità di far riflettere anche gli adulti sul mondo degli adolescenti. Giffoni rappresenta al meglio possibile questo connubio e questa vocazione al cambiamento ‘con’ i bambini e i ragazzi».
Insieme a Scaraggi ci sarà il regista romano Alessandro Marinelli con il suo “Terre mutate“. Entrambi i documentari sono stati realizzati nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.