«Lo smaltimento dei residui a Bitonto? In parte è affidato all’improvvisazione, soprattutto degli esercenti».
Francesco Natilla, consigliere comunale di opposizione, fa riemergere una questione spinosa quanto fastidiosa: la presenza dei carrellati laddove non dovrebbero esserci e cioè fuori dalle attività commerciali. Anche se, c’è da dire, per alcuni esercenti diventa complicato tenere all’interno gli stessi vista la dimensione degli stessi. «I carrellati – sottolinea l’esponente di “Riformisti-Fronte del lavoro” – di norma andrebbero detenuti all’interno dei pubblici esercizi, come fa diligentemente la grandissima parte delle famiglie bitontine con i secchielli per la differenziata. Invece, in strada impera l’anarchia a Bitonto. Ognuno fa come gli torna più comodo».
La questione non nasce ieri ma era già stata posta all’attenzione direttamente del comandante della polizia locale, Silvana Dimundo, a novembre 2022, che affermava (e lo si legge nel verbale del 15 novembre dello stesso anno della commissione Controllo e Garanzia di cui lo stesso Natilla è presidente) come, proprio il 3 novembre, erano iniziati i controlli su strada al fine di verificare le effettive occupazioni di suolo pubblico da parte degli esercenti commerciali e di avere un quadro più chiaro sulle autorizzazioni ad aprile dell’anno successivo. Fatto sta, però, che «i non controllati e i controllori mancati – prosegue il consigliere di opposizione – si dimostrano del tutto indifferenti, gli uni e gli altri, al pregiudizio che la parata dei cassonetti può con ogni evidenza arrecare ai disabili, ai pedoni, ai passanti, alle carrozzine con i bambini. Non è più possibile andare avanti».