Un’offesa all’intera città. Uno schiaffo ad una comunità, quella della parrocchia dei S. Martiri di Abitene, sempre attenta ai più deboli, attiva nel sociale e vicina ai più piccoli.
La teca vuota è tutto quello che rimane della postazione del defibrillatore installato nel campetto in prossimità della Chiesa dei Martiri di Abitene. Ignoti, nella notte tra il 6 ed il 7 novembre, avrebbero rubato il defibrillatore e provato a forzare, senza riuscirvi, alcune porte di accesso alla struttura oratoriale.
Il defibrillatore era stato donato alla comunità nel mese di settembre e tra pochi giorni alcuni volontari della parrocchia avrebbero iniziato il corso BLSD per l’utilizzo del defibrillatore. Inutile dire che non ci sarà nessun corso.
“È avvenuto un episodio spiacevole! Ieri sera degli ignoti sono entrati all’interno dell’Oratorio dei Santi Martiri di Abitene e hanno sottratto il defibrillatore che abbiamo installato solo qualche mese fa. Episodi del genere, pur lasciandoci amareggiati, non devono far perdere in noi la consapevolezza che, con tenacia e speranza, possiamo costruire una società migliore!” è il commento di Don Pierpaolo Fortunato, reggente della Parrocchia dei Santi Martiri di Abitene.
Il defibrillatore è un salvavita a disposizione di tutti, dell’intera città, non ha alcun valore economico ma permette di salvare tante vite, essendo un primo soccorso rapido in caso di emergenze cardiache e può fare davvero la differenza tra la vita e la morte.
Don Pierpaolo lancia un appello: “Chiediamo con tutto il cuore che il defibrillatore venga restituito e rimesso al suo posto, affinché possa continuare a svolgere il suo compito. È un appello alla coscienza, alla solidarietà ed al senso di responsabilità che ci unisce come esseri umani”.