Da Nunzia Liso, proprietaria col marito Cosimo Lovero, di “Lilò”, l’ex norcineria di Piazza Cattedrale, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“Caro Direttore, “solo è il coraggio“.
Parto da queste parole, riprendendo il titolo del libro di Saviano dedicato a Falcone, qualche giorno dopo il 31esimo anniversario della sua morte. Anche il nostro coraggio è stato “solo”. Dopo quella fatidica notte di Agosto ed il clamore suscitato dalla notizia, sbattuti sui social e su alcune testate giornalistiche, confusi e smarriti, il nostro coraggio, quello di denunciare, alla fine é rimasto “solo”.
Abbiamo sentito e visto cose nei mesi a seguire, cose ben lontane dal nostro modo di vivere e pensare, tanto che ci ha fatto decidere di andare altrove, lontano dal chiacchiericcio di strada e del grande palazzo. “Avete chiuso? Mi dispiace“, spesso é la domanda che mi fanno, quando incontro gente per strada. Fiera di quello che siamo stati, che siamo e che continueremo ad essere, rispondo: “No! non abbiamo chiuso, ci stiamo solo trasferendo“. Perché un buon imprenditore deve prendere delle giuste decisioni, quando constata che la sua proposta commerciale non ha più motivo di esistere in quel posto, in quel momento, in quella piazza.
Un buon imprenditore non fallisce, agisce di conseguenza. Quindi, a chi allude al fatto che “abbiamo sfruttato quello che ci é accaduto per chiudere perché eravamo pieni di debiti”, rispondo che, alla fine, io cammino sempre a testa alta e del coraggio “solo” ne ho fatto una filosofia di vita. Meglio soli che male accompagnato!”.