La riflessione de La Sinistra di Bitonto:
L’usanza tutta bitontina di predicare bene e razzolare male è stata esportata anche nella capitale.
In occasione della manifestazione tenutasi il 21 marzo indetta dall’associazione nazionale “Libera Contro le Mafie” nel ricordo di tutte le vittime innocenti da parte della mafia.
Il primo cittadino con la sua partecipazione ha rappresentato tutta l’amministrazione e avrebbe dovuto rappresentare anche tutti quei cittadini che nella giornata del 30 dicembre 2023 si indignarono per le parole approssimative e gravi di un componete della sua giunta.
Almeno così sarebbe dovuto essere, se non fosse che la memoria, non fa brutti scherzi.
Se ricordate infatti in quella data in occasione dell’anniversario dell’omicidio di Anna Rosa Tarantino, la nostra vice sindaca aveva sminuito l’accaduto definendolo un “incidente”.
In tutta risposta, il primo cittadino e tutte le componenti politiche di maggioranza e minoranza decisero di tacere sull’accaduto. Nessun componente, ebbe il coraggio di chiedere spiegazioni di quelle parole gravi e inopportune.
Un SILENZIO, che fotografa la scarsa sensibilità di questa amministrazione contro la lotta verso qualsiasi forma di criminalità organizzata, sempre più violenta negli ultimi anni.
Il silenzio è un classico del fenomeno in questione…
Quando si ricoprono incarichi pubblici e si ha la presunzione di avere la capacità di educare e sensibilizzare le comunità, bisognerebbe essere attenti nel rilasciare dichiarazioni e farsi foto simboliche e autoreferenziali per acquisire consenso per il proprio futuro politico.
Bisogna essere attenti proprio per evitare, che quel silenzio sia modus identico utilizzato da coloro che oramai prendono il nome di MAFIOSI.
Bisogna essere attenti in questo momento storico dove, le istituzioni subiscono infiltrazioni all’interno della cosa pubblica (vedi il caso Bari) e governi di destra che usano il potere politico come tagliola per fare di tutta l’erba un “fascio” (ops..).
La mafia non è solo quella che spara uccide e commette estorsioni, ma esiste anche quella dei colletti bianchi subdola e ancor più invasiva di quella criminale.
La mafia non si combatte solo con la magistratura e le forze dell’ordine, ma anche con le buone pratiche degli amministratori che vengono eletti, anche se ormai i voti inquinati con diverse modalità sono all’ordine del giorno, Bitonto è fuori da questo rischio ormai incancrenito?
State certi che non abbasseremo mai lo sguardo davanti a tali incongruenze.