ASL Bari “promossa” dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Equilibrio finanziario, patrimoniale e reddituale, capacità di governo della domanda, appropriatezza ed efficienza della prescrizione farmaceutica, integrazione Ospedale-territorio e degenza media dei ricoveri chirurgici e medici sono i capitoli salienti in cui l’azienda sanitaria barese ha centrato la valutazione ottimale o buona, rappresentata graficamente con un “bersaglio” con una scala cromatica (dal rosso, performance pessima al verde scuro, performance elevata) che restituisce in modo immediato e chiaro la misura della performance di un’azienda in salute: ben 14 gruppi di indicatori registrano risultati positivi favorevoli su 28, oltre la media regionale. Con un miglioramento sensibile rispetto al 2021 e anche nel confronto con la valutazione del 2019 pre-pandemia.
I risultati completi del Sistema di Valutazione delle Performance dei Sistemi Sanitari Regionali, relativi all’anno 2022, sono stati presentati quest’oggi nell’auditorium “Arcobaleno” dell’ex CTO Bari, alla presenza del direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, del direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, del direttore sanitario Luigi Rossi e del direttore amministrativo Luigi Fruscio, dalla responsabile del Laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, prof.ssa Milena Vainieri, e dai ricercatori Domenico Cerasuolo e Alessia Caputo.
«Il Sistema di valutazione della Scuola Sant’Anna – commenta il direttore generale Antonio Sanguedolce – oltre a restituire una misurazione oggettiva e indipendente del grande lavoro svolto dalla nostra azienda sanitaria, in tutte le sue articolazioni, rappresenta un ottimo strumento di analisi. Una bussola che ci indica la rotta, sia segnalando le molte aree in cui sono stati raggiunti risultati positivi, a partire dalla buona gestione in area chirurgica e medica e della spesa farmaceutica oppure nell’integrazione ospedale-territorio, vera chiave per la Sanità del futuro prossimo, sia indicando le aree in cui abbiamo margini di miglioramento».
Per il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, il quadro emerso dal Sistema di valutazione della Scuola Sant’Anna «descrive molto bene che l’impegno nella gestione delle risorse finanziarie, che per definizione sono scarse, assegnate ad un’azienda grande e complessa come la ASL Bari può portare a risultati quantitativi, qualitativi ed economico-finanziari di grande pregio. L’impostazione che questa direzione strategica sta dando all’organizzazione del lavoro è esattamente questa: migliorare nei punti di debolezza, mettendo da parte i risultati positivi raggiunti che sono il segno di riuscita della strategia».
Nel dettaglio, sono stati valutati molto positivamente 14 ambiti di performance, vere e proprie eccellenze della ASL Bari: Capacità di governo della domanda; Integrazione ospedale territorio; Equilibrio patrimoniale finanziario; Degenza media dei ricoveri medici e chirurgici; Appropriatezza della prescrizione farmaceutica; Efficienza della prescrizione farmaceutica; Appropriatezza medica; Equilibrio economico reddituale; Efficacia dell’assistenziale territoriale; Tempi di Attesa chirurgia oncologica (PNGLA); Emergenza-urgenza; Qualità clinica/Qualità di processo; Pediatria.
Valutazioni che riflettono l’incisiva attività gestionale della ASL di Bari, che ha messo in atto procedure efficaci ad esempio in tema di contenimento della spesa farmaceutica sia diretta (ospedali e territorio) sia convenzionata (farmacie private) tanto da avere i “conti in ordine”, e quindi mantenere in equilibrio il proprio bilancio, chiuso in equilibrio e con un valore della produzione di quasi 2,6 miliardi di euro, senza dover far ricorso al ripiano regionale. Uno scenario che registra il parere favorevole espresso dal collegio sindacale sul bilancio d’esercizio 2022 e la certificazione anche da parte di un organismo terzo.
Il “bersaglio” rappresentato dalla Scuola Sant’Anna è comunque uno strumento fondamentale anche per individuare e correggere situazioni meno favorevoli. Le aree di miglioramento individuate sono, ad esempio, l’area della Salute Mentale, la Donazioni organi e tessuti, gli Abbandoni del Pronto Soccorso e le Dimissioni volontarie. «Il nostro sistema di valutazione – spiega la prof.ssa Milena Vainieri – mette in risalto i punti di cui essere orgogliosi e ciò su cui, invece, c’è ancora da lavorare. Il bersaglio è la rappresentazione grafica della performance delle aziende sanitarie ed è stato alimentato dai dati che provengono da Aress Puglia e dalle altre Regioni del nostro Network proprio per utilizzare il nostro sistema come uno strumento di lavoro. Non è una “pagella” ma è una modalità per aiutare la Regione ma anche le aziende a comprendere e leggere meglio i risultati di performance. Tra le debolezze della ASL Bari, comuni ad altre regioni soprattutto del Sud, ci sono le dimissioni volontarie dall’ospedale; è sicuramente un punto di forza quello che, in altri contesti, è invece una debolezza, ossia il rispetto dei tempi per i trattamenti ortopedici, così come la ASL Bari opera molto bene nell’appropriatezza delle cure e del governo della domanda in cui evidenzia un tasso d’accesso al Pronto Soccorso non elevato».
Che cosa è Il Sistema di Valutazione del Network delle Regioni
Il Sistema di Valutazione delle Performance dei Sistemi Sanitari Regionali risponde all’obiettivo di fornire a ciascuna Regione (ne fanno parte 11 tra Regioni e Province Autonome) una modalità di misurazione, confronto e rappresentazione del livello della propria offerta sanitaria. Le performance dei sistemi regionali e delle aziende sanitarie sono valutate per la loro capacità di: promuovere la salute della popolazione; tradurre le strategie in risultati; garantire la qualità dell’assistenza; migliorare l’esperienza del paziente; costruire un adeguato clima organizzativo; promuovere la sicurezza sanitaria; la capacità di raggiungere tutti questi obiettivi attraverso un corretto utilizzo delle risorse.
Il sistema di valutazione della performance attraverso la rappresentazione del bersaglio e del pentagramma (relativo ai percorsi assistenziali) con cinque fasce di valutazione (da scarsa a ottimale) riassume la performance di circa 450 indicatori per il Sistema di valutazione dei sistemi sanitari Regionali, offrendo un intuitivo quadro di sintesi della performance ottenuta dalla singola Regione, illustrandone immediatamente punti di forza e punti di debolezza.