Appena operativa e già al centro delle prime polemiche politiche.
È la sorte della Società ambientale nord barese (leggasi Sanb), che operativa ufficialmente da neanche due settimane – lo start è avvenuto sabato 1°agosto – crea già i primi malumori e scaramucce.
Ad alzare il polverone, nei giorni scorsi, è stato il consigliere di opposizione Francesco Natilla, il quale vorrebbe vederci chiaro su alcune assunzioni che la società interamente pubblica che ha sostituito l’Azienda servizi vari avrebbe effettuato (anzi, forse, starebbe effettuando) per adempiere alle proprie funzioni.
“Sollecitato da alcuni concittadini – incalza su Facebook – ho chiesto notizie alla SANB di riferire se risulta vera la notizia di 18 nuove assunzioni di operatori ecologici e, nel caso sia vera, di precisare quali modalità sono state seguite per le suddette assunzioni e se con contratto a tempo determinato o indeterminato. Notiziandomi, altresì, se attraverso agenzie interinali quali sono quelle selezionate.
Tanto al fine di garantire massima trasparenza ed equità di trattamento nei confronti di tutti gli aventi diritto”.
Come stanno realmente le cose? “Sono regolari immissioni temporanee – è la replica che ci affida Roberto Toscano, l’amministratore unico della Sanb – a mezzo agenzie di somministrazione di manodopera per necessità urgenti, in attesa di rivedere in autunno le piante organiche dell’intera società”.
Le intenzioni, in realtà, si erano in parte capite già dall’inizio di luglio, allorchè il nuovo gestore già voleva affidare, tramite una procedura negoziata, “i servizi di somministrazione di lavoro temporaneo a tempo determinato di figure professionali da impiegarsi nei servizi di igiene urbana (spazzamento, raccolta e trasporto rsu). E c’è pure il numero totale di queste figure: 75, con vari livelli di inquadramento.
Perché? La motivazione sarebbe pure ben precisa: “Per l’estrema urgenza indotta dall’imminente avvio della gestione unitaria del servizio deciso dai Comuni, avente natura di servizio pubblico essenziale, e la necessità di evitare e prevenire qualsiasi rischio di interruzione dello stesso, anche per le preminenti esigenze di salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica, occorre indifferibilmente dotare la società di tutte le acquisizioni strumentali e di tutte le forniture indispensabili all’erogazione del servizio di igiene urbana sull’intero territorio dell’ARO Ba/1”.
Toscano, però, va oltre: “Anche Asv e Asipu (la ex società dei rifiuti di Corato, ndr), facevano già normalmente ricorso alle agenzie di somministrazione. Per questo io vorrò confrontarmi con i soci e con i sindacati per calibrare le piante organiche in maniera stabile e adeguata alle necessità. Nel frattempo però bisogna assicurare la continuità del servizio pubblico per tutte le esigenze indifferibili ordinarie e straordinarie”.
E infine: “La cosa importante da sottolineare e anche sotto gli occhi di tutti è che dall’avvio del servizio si sta facendo un lavoro straordinario di rimozione rifiuti, ingombranti, lavaggio strade, archi e cassonetti. Tutte urgenze non differibili”.