Approvato dalla
Giunta regionale, su proposta dell’Assessore al Diritto allo studio e
Formazione Alba Sasso, il Piano regionale
di dimensionamento scolastico e programmazione dell’offerta formativa per
l’anno scolastico 2014/2015.
“Il Piano è stato elaborato– spiega l’Assessore Sasso- nelle more dell’Accordo in
Conferenza Unificata previsto anche dalla recente Legge 128/2013, che,
definendo i criteri di assegnazione degli organici in base ad una media
regionale alunni/istituzione, abrogherà gli attuali parametri minimi, (previsti dalla legge come necessari per
il riconoscimento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, restituendo
alle Regioni potere decisionale pieno in materia di dimensionamento della rete
scolastica), che potranno finalmente tener conto delle peculiarità e criticità
delle singole realtà territoriali e, quindi, comporterà, una volta divenuto
operativo, una necessaria complessiva rivisitazione degli attuali assetti .
“La bozza di
Accordo– continua l’Assessore- portata in Conferenza Unificata a fine dicembre
scorso, non è andata a buon fine a causa dell’inaccettabile diktat del
Ministero dell’Economia che pretende diportare a 1000 alunni la predetta media regionale, determinando, in linea con
le logiche ragionieristiche che imperano sulla scuola da anni, un taglio di
circa 800 scuole ed una corrispondente drammatica riduzione degli organici dei
dirigenti e dei DSGA.
“Pertanto, il
Piano adottato, ampiamente condiviso dalle OO.SS. e dall’Ufficio Scolastico
regionale, perseguendo l’obiettivo di costruire una rete di istituzioni
scolastiche dotate, il più possibile, di un assetto gestibile dal punto di vista
organizzativo-funzionale, in grado di garantire un servizio
qualitativamente efficace nell’interesse
primario dell’utenza, si è ispirato ad una logica di assestamento complessivo intervenendo, ove
necessario, con modifiche migliorative della funzionalità operativa e
strutturale del sistema e coerenti con l’obiettivo di una più equilibrata
articolazione dell’offerta formativa sul territorio.
“In
quest’ottica, condividendo in larghissima parte le proposte degli Enti Locali,
si è sostenuta, ove ne ricorressero le condizioni, la verticalizzazione in
Istituti Comprensivi delle scuole del primo ciclo e si sono confermati i 15
CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti), già autorizzati nei
precedenti Piani, che rispondono a un’esigenza imprescindibile di istruzione e formazione della popolazione
adulta) e per i quali si auspica l’attribuzione delle dotazioni organiche
necessarie per permetterne l’avvio dal prossimo anno scolastico.
“Mentre, nella
programmazione dell’offerta formativa del secondo ciclo, in linea di principio,si è privilegiato il criterio della equilibrata distribuzione territoriale e della coerenza
dei nuovi indirizzi con i bisogni formativi del territorio di riferimento, autorizzando
piuttosto articolazioni e opzioni che fossero completamento dell’offerta formativa preesistente.
“A questa logica
sono sicuramente riconducibili anche alcune situazioni “eccezionali”, come
l’attivazione presso l’Istituto “Calamandrei” di Bari dell’indirizzo “Servizi
per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, al fine di rendere la
tipologia dell’offerta formativa erogata in un quartiere particolarmente “a
rischio” più coerente con la domanda del potenziale bacino d’utenza e con il
contesto socio-economico , o l’attivazione nel territorio di Casamassima di una
sezione staccata del istituto “Maiorana” di Bari , al fine di avviare un
auspicabile riequilibrio dell’offerta formativa specifica sul territorio, che
possa, altresì, decongestionare istituti fortemente sovradimensionati.
“Le principali
novità riguardanti il secondo ciclo d’istruzione sono, per il prossimo anno
scolastico, l’autorizzazione di un nuovo Liceo Musicale nel capoluogo di
regione, finora privo di detta tipologia di offerta formativa, l’attivazione
del Polo tecnico Professionale per la filiera del turismo, con l’IISS “De Pace”
di Lecce, come istituzione capofila ed 5 Licei ad indirizzo sportivo, ubicati,
in fase di primo avvio, solo nei capoluoghi di provincia, rispettando
nell’individuazione della scuola le priorità indicate nei Piani provinciali.
In termini
numerici il nuovo assetto dimensionale
delle scuole pugliesi deliberato con il Piano 2014/2015 prevede 685 istituzioni
scolastiche ( di cui 452 del 1° ciclo e 233 del 2° ciclo), con un decremento
delle scuole ancora sottodimensionate, che passano da 28 a 21”.