Inizio
incandescente per il consiglio comunale di ieri, i cui lavori sono stati
inizialmente ritardati da una protesta messa in atto da una decina di lavoratori dell’Asv,
preoccupati per il futuro del proprio impiego. Una decina di persone, assunte
come lavoratori socialmente utili che hanno occupato i posti destinati ai
consiglieri comunali, impedendo il regolare avvio dei lavori.
All’origine della
protesta la notizia che, dal mese di agosto, potrebbero vedersi ridurre le ore
di impiego del 50% a causa dell’affidamento di alcuni appalti ad altre aziende.
Una comunicazione che, stando a quanto raccontato dai manifestanti, sarebbe
giunta “dall’oggi al domani”, da Michele Abbaticchio all’Azienda Servizi Vari e
ai lavoratori.
“Il
sindaco, in un primo incontro, ci aveva garantito che per quest’anno il nostro
regime occupazionale non sarebbe cambiato. Ci aveva promesso che i posti
sarebbero stati mantenuti – ci riferisce uno dei lavoratori – Non è giusto. Lavoriamo per il Comune da
venti anni”.
Duro è il giudizio
verso il primo cittadino da parte di alcuni di loro: “Mentre il governo vara un decreto per assumere lavoratori, il
sindaco fa l’esatto contrario”.
Una critica forte
che qualcun altro indirizza verso le precedenti amministrazioni: “La precedente amministrazione ha fatto poco
e male. Non vogliamo che tutto ciò si ripeta”.
“Purtroppo
senza le conoscenze giuste non si può ottenere niente”osserva con sconforto una lavoratrice, chiedendo: “C’è qualche politico che voglia schierarsi con noi?”.
La
situazione di stasi è durata diversi minuti finché a rassicurare i lavoratori è
arrivata la promessa del sindaco di incontrarli, per affrontare insieme la
questione, nel pomeriggio di oggi alle 16.