L’obiettivo è duplice. Entrambi nobili. Da un lato iniziare, con un mese di anticipo, un viaggio virtuale verso il 25 novembre, che da calendario è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Dall’altro, far uscire il Centro antiviolenza di Bitonto e Palo del Colle “Le rose di Atacama”, per strada, e quindi renderlo più prossimo e vicino ai cittadini, ma anche alle associazioni, alle famiglie, alle scuole, e a tutti quegli attori che entrano, direttamente o indirettamente, in scena quando c’è una violenza di genere.
E per fare questo, le cose che si sono decise di fare sono due. Innanzitutto un ciclo di tre eventi pubblici rivolti, rispettivamente, alle scuole, ai cittadini e ai medici, soprattutto di base e pediatri, e chiamato “Insieme contro la violenza”.
Si inizia già questa mattina, alle 10.30, in largo Rodari all’Istituto “Volta – De Gemmis” al plesso “Tommaso Traetta”, con “La violenza a portata di click” con Giovanna Palmulli, dirigente I.I.S.S. “Volta – De Gemmis” di Bitonto, Pape Samba Gueye, studente bitontino vincitore “DigithON” con un app proprio sulla violenza di genere, Dino Mangialardi, Amnesty International, sede di Bari, e associazione che ha da poco concluso uno studio sulle violenze online.
Il secondo appuntamento da segnare è quello delle 17 di martedì 8 novembre, alla Sala riunioni del Comune di Palo, dove si parlerà di “A norma di legge”, e quindi capire, nei dettagli e con esperti, cosa un comune cittadino può fare se sente urla provenire dal vicino di casa. E si discuterà con Erminia Pisani, titolare al Welfare del Comune di Palo del Colle, Gabriella Eletti, avvocato penalista nonché consulente CAV, Raffaele Tatoli, responsabile Ufficio Stalking Divisione Polizia anticrimine della Questura di Bari.
C’è’ da ricordarsi anche di martedì 13 novembre, dove, a partire dalle 17, alla Sala degli Specchi del Comune bitontino con Gaetano De Palma, assessore comunale al Welfare, Nicola Buonvino, responsabile medicina penitenziaria, Ilaria De Vanna, psicologa, psicoterapeuta, consulente CAV, si dibatterà su “Il volto della violenza”, per meglio comprendere, e far capire meglio ai medici, come si riconoscono i segni di violenza.
E, in tema di belle iniziative, c’è da segnalare anche che per tutto il mese di novembre un’azienda bitontina ha deciso di devolvere tutto il ricavato dei 50 centesimi per ogni capo venduto proprio al Centro antiviolenza.
C’è pure lo slogan. Ma per mettersi sulla strada, “Le Rose di Atacama” ha deciso anche di lanciare, in contemporanea con il ciclo di eventi, una sorta di concorso sullo slogan da adottare. È aperto a tutti (non a caso), e lo slogan che sarà scelto sarà adottato ufficialmente dal Centro, e riportato su tutti i materiali e gadgets del centro stesso. C’è tempo fino al 23 novembre per partecipare attraverso modalità e un Regolamento disponibili anche sul sito Internet del Centro (www.centroantiviolenzabitontopalo.it).
Trenta accessi in 10 mesi. Ma quali sono i numeri dei primi dieci mesi di attività del Centro antiviolenza, che ha iniziato a operare concretamente, a Bitonto e Palo del Colle, da gennaio? “Abbiamo avuto 30 accessi finora – ha sottolineato Anna Coppola De Vanna, presidente della cooperativa che gestisce “Le rose di Atacama” – alcuni sono stati dirottati verso altri Servizi, altri accompagnati verso le denunce, altri ancora aiutati ad uscire dalla violenza attraverso percorsi specifici. E ci sono state 5 persone che abbiamo inserito nella Casa rifugio per donne e minori. I numeri possono sembrare pochi, magari potevamo aspettarci anche di più, ma c’è da dire che offriamo un servizio completamente nuovo, molte donne hanno ancora molta paura e c’è ancora una cultura non diffusa sulla violenza di genere. E il ciclo di incontri che abbiamo deciso di intraprendere serve anche a questo”.
Gli assessori Pisani e De Palma, invece, hanno sottolineato la necessità di fare rete e squadra per combattere meglio questi fenomeni.