Dal gruppo PSI Bitonto, Gruppo Consiliare Bitonto Riformista e della Federazione dei Verdi di Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo
“A Cesare quel che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio”, è una frase celebre detta da Gesù e riportata nei Vangeli.
Un monito a riconoscere i meriti di ognuno che tutti dovrebbero osservare, in primis politici e amministratori pubblici. E invece proprio chi dovrebbe dare l’esempio spernacchia il vecchio adagio. Il caso del nostro primo cittadino che di recente è apparso su alcuni post accanto a San Silvestro e San Gaetano, due chiese gioiello della nostra Bitonto tornate a nuova luce dopo i lavori di restauro finanziati dal Segretariato Generale Puglia del Ministero dei beni culturali.
Atti indiscutibili che certificano l’impegno dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto e sostenuto dalle amministrazioni comunali dell’epoca che consentirono i lavori a far data dal 2011. Di quali meriti si vanta perciò il nostro Sindaco, “a proposito di patrimonio culturale” e di “foto ricordo, prima e dopo l’intervento di restauro”? A quali “richieste di finanziamento andate a buon fine” fa riferimento, se le carte ufficiali attestano nel dettaglio che tutto era stato deciso prima?
Oltre un milione di euro del Mibact ci hanno restituito tra l’altro lo splendore della facciata candida di San Gaetano in piazza Cavour. Altri 300mila euro hanno rivalutato San Silvestro. Nessun finanziamento a carico delle casse comunali. Ben fatto al servizio della Città, dei cittadini, dei fedeli, dei nostri beni architettonici, ma resta patrimonio dei bitontini, nessuno può metterci il cappello sopra, tanto meno chi è arrivato dopo. É come se la Sindaca Raggi si vantasse di avere scongiurato l’alluvione del Tevere, in autunno, perchè gli argini hanno tenuto… opere pubbliche chieste e realizzate oltre cento anni fa.