Il procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, intervistato in piazza Caduti del Terrorismo dalla giornalista Viviana Minervini, intervenuto all’inaugurazione della panchina in ricordo di tutte le vittime di mafia e, in particolare, della nostra concittadina Anna Rosa Tarantino, ha tenuto una autentica lectio magistralis sull’argomento: «La memoria è la storia. Per capire il presente dobbiamo ricordare gli uomini e le donne che ci hanno preceduti, che con i loro comportamenti, hanno dato un piccolo o un grande insegnamento. La memoria è fondamentale per capire come mai, ancora oggi, siamo qui a parlare di mafie, di corruzione».
A ricordare il giorno dell’omicidio Tarantino Italo Federici, dell’Associazione Nazionale Magistrati: «Un omicidio orribile perché la vittima fu una persona inerme. Ma fu un evento che deve risvegliare le coscienze e far capire che la mafia non ha un impatto limitato ad una parte della società, ma ha un impatto tragico nella quotidianità di ciascuno di noi».
«Dobbiamo fare rete – ha fatto eco il coordinatore della DDA di Bari, il procuratore aggiunto Francesco Giannella -. È necessario fare qualcosa che si frapponga alla criminalità organizzata, per creare quello che a me piace chiamare ‘legalità organizzata’. Dobbiamo lavorare insieme avendo un unico scopo, ognuno nel proprio campo».