Il disegno sarà davvero bellissimo. Soprattutto, perché, sarà dominato dalle parole di Giuseppe Impastato: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”.
E poi, altro bellissimo motivo: la rappresentazione della Cattedrale sullo sfondo.
Sarà possibile ammirarlo in via Francesco Planelli, nella zona 167, in uno dei quadranti della Casa della musica, la struttura candidata da “Social Lab”, soggetto che lo gestisce per conto del Comune, per “Non sono un murales – segni di comunità”, l’iniziativa di rilevanza nazionale che si svolgerà venerdì 1° ottobre in occasione della “Giornata europea delle fondazioni”.
Che cosa è? Un evento diffuso in quasi 100 città d’Italia, che vedrà coinvolte le diverse comunità nella realizzazione di un’opera d’arte. Gli interventi verranno eseguiti in alcuni spazi emblematici dell’attività delle Fondazioni, producendo tracce che rimarranno nel tempo. E proprio il 1°ottobre, allora, verranno inaugurate e “svelate”, e non saranno dei semplici murales ma testimonianze delle storie e dei luoghi dei territori in cui si realizza l’attività quotidiana delle fondazioni: accompagnare la comunità nella cura del territorio e di chi lo abita.
Palazzo Gentile, insieme proprio al Consorzio, è partner del progetto, finalizzato alla promozione di processi e modelli di partecipazione in ambito educativo e sociale, per minori e loro famiglie, in contesti caratterizzati da periferizzazione in ambito urbano, sociale ed economico.
Il murales, a costo zero per le casse comunali, sarà realizzato da Giuseppe D’Asta, illustratore freelance barese, classe 1976, specializzato in illustrazione editoriale, street Art, riciclo artistico, progettazione partecipata, rigenerazione urbana, organizzazione eventi. E, ovviamente, secondo le linee guida dell’Associazione di fondazioni e di casse di risparmio Spa, l’Acri.