Il “Maria Cristina di Savoia”? Con il “Riunite terra di Bari”.
Dopo un paio di anni di stallo (dal 2018, l’Azienda servizi alla persona è gestita dal commissario straordinario Marco Preverin dopo le dimissioni in blocco del Consiglio di amministrazione) e ancora piena di debiti ed enormi problemi finanziari, si affaccia una soluzione futura per la storica struttura cittadina.
Un destino, sembra, che sarà tutto barese.
L’Asp, infatti – così come sottolineato sabato da “La Gazzetta del Mezzogiorno” – dovrebbe confluire in un’altra Asp, la “Riunite terra di Bari”, appunto, a sua volta nata della fusione di altri due ex Istituti di pubblica assistenza e beneficienza, in attività dal 2014.
La volontà sarebbe emersa nelle ultime settimane dal governo regionale, e ribadita nel decreto di proroga dell’incarico a Preverin.
Difficile, però, conoscere i tempi di questa fusione. Sempre il quotidiano diretto da Giuseppe De Tomaso, sottolinea come al momento il “Maria Cristina di Savoia” abbia sottoscritto un contratto di concessione con la mega Asp del capoluogo, con il quale cederà la gestione dell’immobile in modo tale da poter riavviare i servizi (saranno soltanto a carattere socio-assistenziale) e, magari, trovare qualche nuovo locatario.