Furto di ulivi in contrada Le Matine. Settanta piante, tutte giovani e impiantate da poco, messe a dimora lo scorso novembre, sono state rubate l’altra notte. Nel giro di poco tempo ignoti, presumibilmente una banda organizzata, hanno sradicato gli alberi e sono svaniti nel nulla. Un grosso danno economico per il proprietario che, sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno, sfoga la propria rabbia elencando tutti i furti di cui sono state vittime le proprie terre negli ultimi anni, a cominciare dagli alberi tagliati per ricavare legna da ardere.
Il danno arrecato più che nel valore delle piante, piuttosto irrisorio, è nel mancato raccolto, nelle giornate di lavoro che gli operai perderanno non essendoci alberi su cui lavorare.
Sempre attiva nel cercare di contrastare la piaga dei furti nelle campagne è la Polizia di Stato, che cerca, con la collaborazione degli altri soggetti presenti sul territorio, di mettere a punto sempre nuove strategie.
«A seguito degli ultimi episodi, tra cui il furto di 500 barbatelle non lontano dalla suddetta contrada, stiamo organizzando un incontro con le associazioni di guardie campestri e istituti di vigilanza privati, per garantire una presenza più costante» rivela Santa Mennea, dirigente del Commissariato di Bitonto.