Si presentano in due, verso mezzogiorno.
Un uomo e una donna, eleganti ed educati, di solito.
Suonano al citofono di appartamenti abitati da persone anziane, con voce rassicurante si fanno aprire.
Si presentano come assistenti sociali del Comune.
Danno un’occhiata non fugace all’abitazione, fingono di notare dei problemi di igiene e promettono di ripassare di lì a poco per “ripulire” la casa.
Il verbo ambiguo, a mezza via tra il nettare ed il derubare, ha acceso la spia dei parenti più giovani.
Che, dopo aver verificato che da palazzo di Città nessun dipendente degli Uffici dei Servizi sociali è delegato a tale compito, hanno lanciato l’allarme ai cittadini tramite la nostra redazione.
Dunque, occhio alle truffe, perché continuano in città le “trappole” vilmente tese soprattutto ai danni di chi è fragile per motivi anagrafici.