Dalla morte di quel che è caduco alla vita dell’eternità, quaggiù. Tutto in poche ore.
Nel giorno dell’addio a Mino Devanna, il professore dal cuore grande che ha donato la bellezza alla città, la “sua” creatura, la Galleria Nazionale della Puglia si arricchisce di un nuovo spazio espositivo dedicato al Novecento, al terzo piano del fascinoso Palazzo Sylos-Calò. Il secolo della più ardita sperimentazione espressiva, ma pure della rilettura dei moduli classici, viene illustrato per mezzo delle opere (tele, bozzetti, disegni) di alcuni artisti tra i più significativi: Gaetano Previati, Mario Sironi, Mario Schifano, Emilio Notte, Man Ray, Joseph Stella e Jannis Kounellis. Insomma, il meglio della produzione novecentesca – dal figurativismo più tenace all’astrattismo più spericolato, passando per uno strabiliante Futurismo – in un mirabile allestimento che sa di “museo americano”, come aveva notato compiaciuto lo stesso Devanna, ha ricordato la direttrice Nuccia Barbone, che ha realizzato il progetto di realizzazione dell’ambiente museale, grazie ai fondi ministeriali. “Inaugurarlo oggi è il modo migliore per omaggiare il generoso donatore, perché anche in questo caso il 95% delle opere presenti erano della famiglia Devanna, sempre volta all’impegno civile e culturale”, ha sottolineato la dottoressa.