Dopo la Lidl, una nuova struttura commerciale sorgerà in via Lazzati. Una struttura della Mida Discount, meglio nota come M.D. spa, la nota società italiana dedita alla grande distribuzione organizzata e operante nel canale dell’hard discount.
È quanto emerso dall’ultima seduta del consiglio comunale, durante la discussione su un punto aggiuntivo all’ordine del giorno.
«Si tratta di un procedimento che ha già ricevuto tutti i pareri favorevoli da parte dell’Ufficio Tecnico e che riguarda una zona che è stata già oggetto di variante urbanistica, per volontà di questo consiglio comunale, attraverso l’istituzione dell’Appea. In questo caso, dunque, non si tratta di variante urbanistica, ma di semplice richiesta di autorizzazione a realizzare una struttura commerciale su un’area che già in grado di ospitarla» spiega il sindaco Michele Abbaticchio, riferendosi alla riconversione che, nella zona artigianale, ha dato la possibilità, agli imprenditori presenti, di utilizzare i capannoni anche per scopi commerciali e non solo produttivi.
Un argomento su cui si mostra d’accordo anche la consigliera di opposizione Carmela Rossiello (Forza Italia), se pur con delle perplessità: «Quando discutemmo della Lidl eravamo tutti convinti che avremmo avuto ricadute positive sul piano occupazionale e che, in quella struttura, avrebbero lavorato dei bitontini. Non mi sembra sia accaduto. Accadrà lo stesso? Quanti posti di lavoro creerà questa nuova struttura per la città? Voterò comunque a favore, nonostante mi dispiaccia per le conseguenze negative che potranno avere i piccoli negozi cittadini».
Perplessità a cui risponde lo stesso sindaco: «Non conosco quanti e quali concittadini lavorino alla Lidl. Non sono certo io che faccio i piani occupazionali delle aziende».
E sulla questione delle conseguenze per le attività commerciali della città, aggiunge: «Nel breve periodo è un argomento che può trovare una ragion d’essere. Ma se vediamo quel che è successo intorno a Bitonto, quella ragione cade. Perché ci siamo ritrovati con Auchan a 1 km da Bitonto. Non so, dunque, quanto possa giovare alle piccole attività vietare questi grandi centri in territorio cittadino, quando basta allontanarsi un poco e trovarli».
Abbaticchio, quindi, illustra le altre conseguenze positive che, a suo dire, porterà la struttura, a partire dai versamenti degli oneri di urbanizzazione, contribuendo così alle spese del territorio, e dalla riqualifica di un terreno abbandonato e non utilizzato della zona artigianale.
Il provvedimento è stato, alla fine, approvato all’unanimità dei presenti.