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Home » L’ultimo saluto a Michele Traetta. Dolore e commozione nella chiesa gremita di gente

L’ultimo saluto a Michele Traetta. Dolore e commozione nella chiesa gremita di gente

Il funerale del 21enne originario di Bitonto, che ha perso la vita in un incidente sulla statale 96 lo scorso weekend, è stato colorato ieri da un grande arcobaleno

Carmen Toscano by Carmen Toscano
15 Dicembre 2022
in Cronaca
L’ultimo saluto a Michele Traetta. Dolore e commozione nella chiesa gremita di gente
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C’era un silenzio straziante, i respiri erano mozzati dalle lacrime ieri nella chiesa della Resurrezione a Toritto, gremita di gente per l’ultimo saluto al 21enne Michele Traetta. Quel tragico incidente sulla Ss 96 all’altezza di Modugno, nella notte tra sabato e domenica, ha spento i suoi sogni e quelli di altre due ragazze, Sara Grimaldi ed Elisa Buonsante, che ancora ieri – e sempre- probabilmente si tenevano per mano pronti a condividere “altro tempo” insieme. C’era l’arcobaleno, apparso in cielo durante il rito funebre, ad unirli. L’amore resta, non si distrugge, ma si trasforma e materializza nella bellezza delle piccole cose, in quelle stesse dove amici e parenti tutti ritroveranno Michele, Elisa e Sara. È questo il messaggio racchiuso nell’omelia di don Nicola Mastrandrea che ha celebrato il rito funebre del 21enne, originario di Bitonto e residente a Toritto. «Va apprezzato il dono della vita ogni singolo giorno -ha detto il parroco-, anche attraverso gli altri, il darsi agli altri, perché quando meno ce lo si aspetta si passa, appunto, ad altra vita. Dobbiamo ogni giorno ringraziare il Signore per quel che ci dà. Godersi la vita significa non darsi alla bella vita ma rendere la vita bella. Sarà importante ora abbracciarsi intorno a questa famiglia straziata. Ogni parola viene meno di fronte al loro dolore. Sono stato martedì, come simbolo di vicinanza, in preghiera insieme alla famiglia che vegliava il corpo del ragazzo al cimitero». Stesso intento dei presenti, ieri, al funerale. «Non ci sono parole per descrivere il dolore che provoca questa morte prematura a genitori, parenti e amici -ha, così, espresso la sua vicinanza il sindaco Pasquale Regina-. È un dolore che potrà essere lenito solo in parte dalla comunità torittese, motivazione per cui ho proclamato il lutto cittadino affinché tutta la cittadinanza desse sostegno morale e vicinanza alla famiglia di Michele». E così alle 15, in concomitanza con la celebrazione del rito funebre, sono rimasti chiusi al pubblico gli uffici comunali e sono state sospese per un minuto tutte le attività. Bandiere a mezz’asta e, fino al termine del funerale, il primo cittadino ha invitato alla chiusura di tutti gli esercizi commerciali con l’abbassamento delle serrande. Vietate anche le attività ludiche e ricreative. 

C’era un silenzio straziante, i respiri erano mozzati dalle lacrime ieri nella chiesa della Resurrezione a Toritto, gremita di gente per l’ultimo saluto al 21enne Michele Traetta. Quel tragico incidente sulla Ss 96 all’altezza di Modugno, nella notte tra sabato e domenica, ha spento i suoi sogni e quelli di altre due ragazze, Sara Grimaldi ed Elisa Buonsante, che ancora ieri – e sempre- probabilmente si tenevano per mano pronti a condividere “altro tempo” insieme. C’era l’arcobaleno, apparso in cielo durante il rito funebre, ad unirli. L’amore resta, non si distrugge, ma si trasforma e materializza nella bellezza delle piccole cose, in quelle stesse dove amici e parenti tutti ritroveranno Michele, Elisa e Sara. È questo il messaggio racchiuso nell’omelia di don Nicola Mastrandrea che ha celebrato il rito funebre del 21enne, originario di Bitonto e residente a Toritto. «Va apprezzato il dono della vita ogni singolo giorno -ha detto il parroco-, anche attraverso gli altri, il darsi agli altri, perché quando meno ce lo si aspetta si passa, appunto, ad altra vita. Dobbiamo ogni giorno ringraziare il Signore per quel che ci dà. Godersi la vita significa non darsi alla bella vita ma rendere la vita bella. Sarà importante ora abbracciarsi intorno a questa famiglia straziata. Ogni parola viene meno di fronte al loro dolore. Sono stato martedì, come simbolo di vicinanza, in preghiera insieme alla famiglia che vegliava il corpo del ragazzo al cimitero». Stesso intento dei presenti, ieri, al funerale. «Non ci sono parole per descrivere il dolore che provoca questa morte prematura a genitori, parenti e amici -ha, così, espresso la sua vicinanza il sindaco Pasquale Regina-. È un dolore che potrà essere lenito solo in parte dalla comunità torittese, motivazione per cui ho proclamato il lutto cittadino affinché tutta la cittadinanza desse sostegno morale e vicinanza alla famiglia di Michele». E così alle 15, in concomitanza con la celebrazione del rito funebre, sono rimasti chiusi al pubblico gli uffici comunali e sono state sospese per un minuto tutte le attività. Bandiere a mezz’asta e, fino al termine del funerale, il primo cittadino ha invitato alla chiusura di tutti gli esercizi commerciali con l’abbassamento delle serrande. Vietate anche le attività ludiche e ricreative. 

C’era un silenzio straziante, i respiri erano mozzati dalle lacrime ieri nella chiesa della Resurrezione a Toritto, gremita di gente per l’ultimo saluto al 21enne Michele Traetta. Quel tragico incidente sulla Ss 96 all’altezza di Modugno, nella notte tra sabato e domenica, ha spento i suoi sogni e quelli di altre due ragazze, Sara Grimaldi ed Elisa Buonsante, che ancora ieri – e sempre- probabilmente si tenevano per mano pronti a condividere “altro tempo” insieme. C’era l’arcobaleno, apparso in cielo durante il rito funebre, ad unirli. L’amore resta, non si distrugge, ma si trasforma e materializza nella bellezza delle piccole cose, in quelle stesse dove amici e parenti tutti ritroveranno Michele, Elisa e Sara. È questo il messaggio racchiuso nell’omelia di don Nicola Mastrandrea che ha celebrato il rito funebre del 21enne, originario di Bitonto e residente a Toritto. «Va apprezzato il dono della vita ogni singolo giorno -ha detto il parroco-, anche attraverso gli altri, il darsi agli altri, perché quando meno ce lo si aspetta si passa, appunto, ad altra vita. Dobbiamo ogni giorno ringraziare il Signore per quel che ci dà. Godersi la vita significa non darsi alla bella vita ma rendere la vita bella. Sarà importante ora abbracciarsi intorno a questa famiglia straziata. Ogni parola viene meno di fronte al loro dolore. Sono stato martedì, come simbolo di vicinanza, in preghiera insieme alla famiglia che vegliava il corpo del ragazzo al cimitero». Stesso intento dei presenti, ieri, al funerale. «Non ci sono parole per descrivere il dolore che provoca questa morte prematura a genitori, parenti e amici -ha, così, espresso la sua vicinanza il sindaco Pasquale Regina-. È un dolore che potrà essere lenito solo in parte dalla comunità torittese, motivazione per cui ho proclamato il lutto cittadino affinché tutta la cittadinanza desse sostegno morale e vicinanza alla famiglia di Michele». E così alle 15, in concomitanza con la celebrazione del rito funebre, sono rimasti chiusi al pubblico gli uffici comunali e sono state sospese per un minuto tutte le attività. Bandiere a mezz’asta e, fino al termine del funerale, il primo cittadino ha invitato alla chiusura di tutti gli esercizi commerciali con l’abbassamento delle serrande. Vietate anche le attività ludiche e ricreative. 

C’era un silenzio straziante, i respiri erano mozzati dalle lacrime ieri nella chiesa della Resurrezione a Toritto, gremita di gente per l’ultimo saluto al 21enne Michele Traetta. Quel tragico incidente sulla Ss 96 all’altezza di Modugno, nella notte tra sabato e domenica, ha spento i suoi sogni e quelli di altre due ragazze, Sara Grimaldi ed Elisa Buonsante, che ancora ieri – e sempre- probabilmente si tenevano per mano pronti a condividere “altro tempo” insieme. C’era l’arcobaleno, apparso in cielo durante il rito funebre, ad unirli. L’amore resta, non si distrugge, ma si trasforma e materializza nella bellezza delle piccole cose, in quelle stesse dove amici e parenti tutti ritroveranno Michele, Elisa e Sara. È questo il messaggio racchiuso nell’omelia di don Nicola Mastrandrea che ha celebrato il rito funebre del 21enne, originario di Bitonto e residente a Toritto. «Va apprezzato il dono della vita ogni singolo giorno -ha detto il parroco-, anche attraverso gli altri, il darsi agli altri, perché quando meno ce lo si aspetta si passa, appunto, ad altra vita. Dobbiamo ogni giorno ringraziare il Signore per quel che ci dà. Godersi la vita significa non darsi alla bella vita ma rendere la vita bella. Sarà importante ora abbracciarsi intorno a questa famiglia straziata. Ogni parola viene meno di fronte al loro dolore. Sono stato martedì, come simbolo di vicinanza, in preghiera insieme alla famiglia che vegliava il corpo del ragazzo al cimitero». Stesso intento dei presenti, ieri, al funerale. «Non ci sono parole per descrivere il dolore che provoca questa morte prematura a genitori, parenti e amici -ha, così, espresso la sua vicinanza il sindaco Pasquale Regina-. È un dolore che potrà essere lenito solo in parte dalla comunità torittese, motivazione per cui ho proclamato il lutto cittadino affinché tutta la cittadinanza desse sostegno morale e vicinanza alla famiglia di Michele». E così alle 15, in concomitanza con la celebrazione del rito funebre, sono rimasti chiusi al pubblico gli uffici comunali e sono state sospese per un minuto tutte le attività. Bandiere a mezz’asta e, fino al termine del funerale, il primo cittadino ha invitato alla chiusura di tutti gli esercizi commerciali con l’abbassamento delle serrande. Vietate anche le attività ludiche e ricreative. 

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