«È bello, ogni anno, ospitare imprenditori da paesi lontani per far conoscere i nostri prodotti, la loro origine e il territorio da cui provengono. Ma è deprimente, ogni volta, non poterlo fare nel modo che vorremmo, perché spesso le campagne sono invase da discariche a cielo aperto e cumuli di rifiuti. Facciamo tanta fatica a promuovere il territorio e le sue ricchezze, per poi essere costretti a far vedere ad ospiti venuti da lontano campagne ridotte in quel modo».
Così, Gennaro Sicolo, presidente nazionale di Italia Olivicola, commentando la visita della delegazione cinese che, nei giorni scorsi, ha visitato la città di Bitonto per conoscere l’olio extravergine d’oliva, le sue caratteristiche e le sue origini: «Un’iniziativa per far conoscere agli acquirenti di tutto il mondo l’origine dei nostri olii extravergini d’oliva, mettendone in evidenza la piena e totale tracciabilità».
Sicolo, quindi, esprime rammarico per quello che è un problema atavico, figlio dell’inciviltà. Impossibile, infatti, entrare in città e non notare le montagne di rifiuti sul ciglio delle strade rurali.
La visita dei cinesi si aggiunge alle frequenti visite di acquirenti provenienti dal Giappone, paese che, come sottolinea Sicolo, è sempre più interessato all’olio d’oliva e sempre più attendo «anche più degli italiani che vogliono l’olio di qualità a cinque euro».