«Sapevamo che sarebbe potuto succedere. Quando abbiamo deciso di lasciare lì le due amache, lo abbiamo fatto con la convinzione che quello spazio fosse di tutti, un luogo di incontro per i ragazzi. Dopo soli due giorni, qualcuno le ha distrutte e portate via».
Scrivono così i giovani attivisti del progetto Bitu (Bitonto Interventi Tattici Urbani), dopo che, a distanza di pochi giorni, hanno visto distrutte le due amache posizionate con tanto entusiasmo in un terreno in zona 167. Il fatto sarebbe avvenuto presumibilmente sabato sera.
Il progetto Bitu mira a coinvolgere gli studenti delle scuole superiori di Bitonto in attività di riqualificazione urbana temporanea per promuovere mobilità sostenibile e fruizione sicura degli spazi pubblici. Un fine a cui non intendono affatto rinunciare.
«Non ci daremo per vinti – rassicurano -. Le amache torneranno e con loro la nostra determinazione. Rimetteremo tutto al suo posto, perché lo spazio pubblico è un bene di tutti, e come tale va difeso e valorizzato. Non permetteremo che l’inciviltà ci scoraggi. Lo spazio appartiene alla comunità, ai ragazzi, a chi lo vive quotidianamente. La città va vissuta, non subita, e noi siamo qui per dimostrarlo».
«Bitonto non può essere solo degrado» è il messaggio di una docente, che riferisce dello stato di amarezza che ha colto i ragazzi alla vista del loro lavoro distrutto: «Sono molto arrabbiati e amareggiati. Ma questo servirà a motivarli ancora di più, come ho detto loro».
«Abbiamo bisogno del vostro sostegno: parlate di questo, coinvolgete amici, famiglie, vicini. Questo è il momento di ribadire che il rispetto per ciò che è di tutti è un valore irrinunciabile. Solo insieme possiamo costruire un futuro migliore per la nostra città. Non ci arrenderemo!» concludono i responsabili del progetto, che dopo aver reso più vivaci le strade della zona 167, hanno proseguito la loro nobile missione nell’area adiacente al Liceo Classico Linguistico Scienze Umane Economico Sociale “Carmine Sylos”, una delle scuole che ha aderito, insieme all’Ites Vitale Giordano e al Liceo Scientifico e Artistico “Galileo Galilei”.